Per le aziende leader dei territori, investire ancora nella propria terra, soprattutto in momenti complessi come quelli che stiamo vivendo, è al tempo stesso un’opportunità e un “dovere” etico, oltre ad un segnale di fiducia nel futuro e nel territorio stesso. E va in questo senso l’accorto tra Cantine Torrevento (che è già partner della holding Prosit Spa, del “Made in Italy Fund”, il fondo di Private Equity di Quadrivio & Pambianco), che ha acquisito la maggioranza della cantina Oria Wine, ad Oria, nel cuore dell’area di produzione della Doc Primitivo di Manduria e del Primitivo Igt.
“Il sito produttivo - afferma Francesco Liantonio, presidente di Cantine Torrevento, e consigliere di amministrazione di Prosit - si trova nel territorio di Oria vicino a Manduria, circondata da antiche vigne di uva Primitivo coltivate ad alberello pugliese, un antico e tradizionale metodo di coltivazione definito eroico per la bassa resa e per la gestione del vigneto che è frutto di un lavoro completamente manuale. La selezione varietale delle uve, insieme ad una sapiente vinificazione e affinamento, ci permetterà di ottenere e continuare a produrre vini eccellenti, strutturati e apprezzati in tutto il mondo”.
“Il vitigno Primitivo - continua Luigi Lenoci, socio di Oria Wine - ha avuto e mantiene tuttora un ruolo fondamentale nella produzione vitivinicola pugliese, ottenendo grande riconoscimento sia in ambito nazionale che internazionale. Io e la mia famiglia abbiamo da sempre creduto nelle potenzialità del Primitivo, abbiamo operato per la selezione delle migliori uve sul territorio e la produzione di vini di eccellenza, ponendo le basi del progetto di Oria Wine. Oggi, grazie all’accordo siglato con Cantine Torrevento e il supporto di un Gruppo importante come Prosit, abbiamo l’opportunità di rafforzare ulteriormente quanto già intrapreso per consolidare ed espandere le nostre produzioni grazie a mirati investimenti in vigna, in cantina e sul mercato”.
L’assemblea,appena costituita, ha nominato come amministratore Alessandro Masciulli, della famiglia Lenoci/Masciulli, che afferma: “io e mio zio Luigi Lenoci, da sempre operativi nel mondo del vino e già proprietari di una cantina nell’area di Canosa di Puglia, abbiamo da sempre creduto nella grande opportunità di creare un sito produttivo di eccellenza proprio nell’area vocata alla coltivazione del primitivo. Oria Wine e in particolare l’accordo con Cantine Torrevento e Prosit rappresentano la perfetta concretizzazione del nostro comune progetto e sono onorato per questo importante incarico che vede tutti noi protagonisti e attori di un percorso che siamo certi porterà grandi risultati”.
Il presidente della Cantina Oria Wine è l’enologo Leonardo Palumbo, laureato in enologia all’Università di Bordeaux e dal 2014 winemaker di Cantine Torrevento, oggi tra i maggiori esperti di vini pugliesi, che dichiara: “Oria Wine è dotata di ampi spazi per la raccolta delle uve e di una moderna tecnologia in Cantina: macerazione delle uve, vinificazione e affinamento in acciaio a temperatura controllata, utilizzo di preziosissime vasche in cemento sono alcuni degli elementi che ci permetteranno di esaltare e valorizzare ulteriormente le caratteristiche varietali, già eccezionali, tipiche del Primitivo. L’accordo siglato soddisfa e concretizza l’esigenza di creare una perfetta interazione tra le differenti aree di produzione regionali (nord e sud della Puglia)”.
“Per affrontare mercati sempre più complessi, esigenti e competitivi, in continua evoluzione - conclude Francesco Liantonio - occorre avere obiettivi ben precisi e risorse importanti da destinare agli investimenti: Oria Wine rappresenta per Cantine Torrevento un investimento strategico, un tassello fondamentale che offrirà una ulteriore opportunità di crescita e di consolidamento del brand Torrevento. La nostra Cantina da sempre si è infatti impegnata anche nella produzione e valorizzazione del Primitivo e delle varietà autoctone dell’area salentina. Oggi Cantine Torrevento ha deciso di investire direttamente in quest’area per consolidare e ulteriormente sviluppare le produzioni e la commercializzazione di tali prodotti che valorizzano il territorio, le sue eccellenze e le denominazioni che lo rappresentano, sempre all’insegna della perfetta tracciabilità di filiera dalla vigna alla bottiglia”.
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