Non è solo un investimento finanziario, quello di Renzo Rosso nella griffe Masi Agricola, ma un impegno in prima persona. Perchè il patron di Diesel e della holding della moda Otb (Only The Brave, con un fatturato di 1,3 miliardi di euro, ndr), che, con la sua Red Circle Investiments, è salito al 7,5% della quota societaria (con l’azienda saldamente in mano Sandro Boscaini, Bruno Boscaini e Mario Boscaini, che ne hanno il 73,48%, in parti uguali, mentre la restate quota del 19% è del mercato, per una delle pochissime realtà del vino italiano quotate in Borsa, sul listino Aim), come previsto dallo statuto, essendo tra gli “azionisti significativi”, siederà in prima persona nel CdA della storica realtà della Valpolicella (insieme al manager Lorenzo Tersi, uno dei massimi esperti di consulenza aziendale in campo vinicolo e finanziario, mentre il commercialista Cristiano Agogliati, proposto da Red Circle, potrebbe guidare il Collegio Sindacale). A ratificarlo sarà l’assemblea degli azionisti di Masi, ordinaria e straordinaria convocata per il 23 aprile 2021. Un segnale, quello che arriva da Rosso, uno degli imprenditori italiani di maggior successo nel mondo, di grande interesse e di fiducia non solo in una delle più importanti realtà del settore enoico, come è Masi Agricola, ma anche nel futuro e nella ripartenza del vino italiano, su cui Rosso ha investito da tempo con la sua Diesel Farm, cantina sui colli vicentini, a Marostica.
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