Le avversità climatiche, che possono devastare un raccolto in pochi minuti, ovvero mandare in fumo mesi di lavoro, in primis, ma anche i danni a strutture, mezzi e così via, senza contare eventi o azioni che possono distorcere i mercati: sono tanti i rischi a cui va incontro un’azienda agricola. E anche per questo, anche nel 2020 durissimo della pandemia, sembra avere tenuto il mercato delle polizze assicurative agricole agevolate, per un valore di 8,5 miliardi di euro nel 2019 (+0,4%), cui cui 6,1 miliardi imputabili nel solo comparto delle coltivazioni vegetali (-0,1%). A dirlo il Rapporto sulla Gestione del Rischio in Agricoltura 2021 di Ismea.
Con il settore del vino protagonista: le uve da vino, con 1,97 miliardi di valori assicurati, guidano la classifica delle colture (+0,5%), davanti alle mele con 671 milioni (-6,7%) e al riso con 429 (+6,2%). Uva da vino e riso crescono non solo per valori ma anche in termini di superfici assicurate, con incrementi delle estensioni coinvolte nella campagna 2020 rispettivamente del 25,5% e del 30,5% sul 2019. Tra i trend che emergono dal Rapporto, la crescita delle delle polizze sulle strutture (principalmente serre e impianti di protezione per le colture), per oltre 1 miliardo (+5,9% sul 2019), la riduzione dell’1,5% delle assicurazioni specifiche del comparto zootecnico, per lo più destinate alla copertura dei rischi sanitari (1,3 miliardi), ma anche la crescita dei costi assicurativi: per le colture vegetali i premi hanno raggiunto il più alto livello di sempre (557,8 milioni di euro, +11%), ed è ai massimi storici anche la tariffa media applicata dalle compagnie assicurative.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024