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STRATEGIE

Nei grandi territori del vino si cresce di metro in metro. Come Ceretto, nel Barbaresco

Debutta, con il 2018, il Barbaresco Gallina, che nasce dai 3.000 metri di uno dei cru più prestigiosi della denominazione, a Neive

Nei grandi territori del vino, come le Langhe, la valorizzazione dei cru e delle singole parcelle di vigneto è un percorso in atto, sui cui investono produttori e consorzi, e che si percorre con decisione, guardando al domani. E che si riflette anche sul mercato dei vigneti, con valori altissimi, e dove ormai si ragiona non più per ettari, ma per metri quadrati. Lo sa bene la famiglia Ceretto, uno dei nomi più importanti delle Langhe del vino, e tra le maggiori proprietari di vigna del Piemonte, con 170 ettari tra Langhe, Roero e non solo, che, oltre che sul Barolo (con 5 cru in 5 comuni diversi), di recente ha investito ancora nel Barbaresco, con l’acquisizione dei 3.000 metri di terra nel vigneto Gallina (valore stimabile ad ettaro di 1,5/2 milioni di euro, ndr), uno dei più prestigiosi, a Neive, che si aggiunge a quelli già di proprietà di Bernardot, a Treiso, e Asili, a Barbaresco. E con la nuova etichetta di Barbaresco Gallina (che debutta ora con la vendemmia 2018), Ceretto marca ancora di più il suo percorso di valorizzazione dei cru.
“Gallina è uno dei più rinomati vigneti del Barbaresco e per noi è stato un acquisto importantissimo perché completa il nostro percorso di vignaioli mettendo al centro la valorizzazione dei cru delle due grandi Docg del territorio e poter offrire una gamma il più possibile completa di terroirs espressivi del Barolo e Barbaresco. Con Gallina la cantina completa la sua presenza nei tre comuni del Barbaresco così come in modo complementare stiamo facendo nel Barolo dove siamo già proprietari di 5 cru in 5 comuni differenti. Per un produttore delle Langhe un risultato enorme che ci permette di poter offrire un vero viaggio tra le sfumature che queste colline sanno dare ai nostri nebbiolo” commenta Roberta Ceretto, terza generazione alla guida delle cantine Ceretto, insieme al fratello Federico ed ai cugini Alessandro e Lisa.
La vigna Gallina, spiega Ceretto, “presenta una forza espressiva precisa e talmente intensa da poter fare il proprio esordio già alla prima vinificazione ed essere in grado di rivelare in modo pieno le sfumature e i colori del territorio. I terreni sono marnoso-calcarei, con una ricca presenza di sabbie chiare, elementi che conferiscono un gusto ricco e deciso. L’olfazione, profonda, alterna i riconoscimenti floreali al frutto, con cenni di sottobosco a completare il quadro aromatico. In bocca è ammiccante e soddisfa senza portar con sé alcun senso di cedimento: è sodo, masticabile ma raffinato”.

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