Rinsaldare il legame tra Langhe e Monferrato patrimonio Unesco, mettendo insieme forze e risorse per evolvere e crescere sui mercati: tanto prevede l’accordo, l’ennesimo di fusioni e acquisizioni di queste settimane nel mondo del vino, che vede le storiche Cantine Coppo di Canelli, forti di 52 ettari nelle zone di Canelli, Agliano Terme, Castelnuovo Calcea, Gavi e fino a Barolo, nelle Langhe, e delle proprie cantine nelle “Cattedrali Sotterranee” di Canelli Patrimonio Unesco, entrare sotto l’egida del Gruppo Dosio, realtà piemontese guidata da Gianfranco Lanci, manager tra i più importanti a livello mondiale nel settore dell’informatica (già presidente e Ceo del gruppo Acer, oggi presidente e Coo del gruppo Lenovo), e che conta 42 ettari di vigneti di proprietà si estendono dalle Langhe al Monferrato, oltre alla cantina di La Morra, sulla collina Serradenari.
Da oggi, dunque, il Gruppo Dosio diventa la “controllante” di Cantine Coppo (riservate le cifre e i termini della partnership, ndr), ma le cose andranno avanti nel segno della continuità, visto che, spiega una nota, Roberto Coppo resta responsabile della parte produttiva di Cantine Coppo, Paolo Coppo e il figlio Luigi Coppo restano responsabili della parte commerciale, mentre Roberto e Luigi Coppo faranno anche parte del Cda del gruppo Dosio: “l’accordo con cantine Coppo rappresenta soprattutto l’occasione per cogliere la sfida per una reale “smart agricolture” mirata all’integrazione di tecnologie digitali con l’obiettivo di far dialogare i tempi scanditi dalla natura, ai quali si deve un imprescindibile rispetto, con tutti gli elementi di innovazione tecnologica oggi disponibili”, spiega Gianfranco Lanci.
“L’ingresso nel Gruppo Dosio - commenta la famiglia Coppo - significa guardare al futuro con il proposito di scrivere una nuova pagina di una storia che resterà tutta italiana e profondamente radicata nei valori, nella missione e nelle competenze con cui la famiglia ha sviluppato il brand in oltre 125 anni”.
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