Un colosso privato del vino da oltre 400 milioni di euro di fatturato, fortemente focalizzato sulla commercializzazione e la distribuzione. È quello che nasce dall’operazione che ha visto Italian Wine Brands, una delle poche realtà quotate in Borsa (sul listino Aim) trovare un accordo per l’acquisizione del 100% del capitale di Enoitalia della famiglia Pizzolo, realtà che, nel 2020, ha venduto 111 milioni di bottiglie per ricavi di 200 milioni di euro. Un’operazione che, al momento del closing, vedrà Italian Wine Brand versare al gruppo Pizzolo 150,5 milioni di euro, mentre il Gruppo Pizzolo reinvestirà in Italia Wine Brands con la sottoscrizione di 1,4 milioni di azioni ordinarie per un prezzo di 32,5 euro l’una (per un totale intorno ai 45,5 milioni di euro), acquisendo così una partecipazione del 15,9% del capitale sociale di Italian Wine Brands, e rimanendo comunque alla guida di Enoitalia.
“Italian Wine Brands Spa, public company del segmento Aim di Borsa Italiana, uno dei principali player attivi nella produzione, distribuzione e vendita di vini italiani di elevata qualità a marchio proprio sui mercati internazionali, annuncia la sottoscrizione degli accordi - spiega una nota ufficiale - per l’acquisizione del 100% del capitale di Enoitalia Spa. Fondata nel 1986 e tutt’ora interamente controllata dalla famiglia Pizzolo, Enoitalia è uno dei principali produttori vinicoli italiani con circa 111 milioni di bottiglie vendute nel 2020, una quota di export pari ad oltre l’80% del fatturato e una posizione rilevante nella produzione e distribuzione di Prosecco, vini spumanti, frizzanti e fermi, sia bianchi che rossi. Dopo anni di costante e solida crescita, nel corso del 2020, Enoitalia ha realizzato Ricavi delle vendite per complessivi Euro 200,8 milioni, con un Ebitda di Euro 17,1 milioni e un indebitamento finanziario netto di Euro 1,1 milioni (dati contabili della società al 31 dicembre 2020 redatti secondo principi Oic). La società ha sede a Calmasino (Verona) e impianti produttivi all’avanguardia sia a Calmasino che a Montebello Vicentino (Vicenza). Gli accordi sottoscritti in data odierna prevedono che Italian Wine Brands acquisisca il 100% del capitale di Enoitalia sulla base di un Equity Value complessivo pari ad euro 150.500.000,00. Tale importo verrà corrisposto da Italian Wine Brands per cassa alla data del closing”.
La struttura dell’operazione, come detto, “prevede inoltre che la holding di famiglia, nonché socio di maggioranza di Enoitalia, Gruppo Pizzolo reinvesta nel Gruppo Italian Wine Brands mediante la sottoscrizione di n. 1.400.000 azioni ordinarie Italian Wine Brands di nuova emissione a un prezzo di Euro 32,50 (trentadue/50) cadauna, arrivando a detenere una partecipazione complessivamente pari al 15,91% del capitale sociale di Italian Wine Brands (il “Reinvestimento”). Le azioni Italian Wine Brands di nuova emissione sottoscritte da Gruppo Pizzolo saranno soggette a vincolo di intrasferibilità per un periodo di 36 mesi (lock-up). L’operazione di acquisizione (di cui si forniscono informazioni dettagliate nel prosieguo del presente comunicato stampa) avverrà a una valutazione del capitale economico di Enoitalia a multipli inferiori a quelli attualmente espressi dalle azioni Italian Wine Brands, ed è stata valutata dal Consiglio di Amministrazione di Italian Wine Brands quale operazione con contenuti e potenzialità accrescitive del valore del titolo Italian Wine Brands”.
Attraverso l’integrazione delle due società - spiega ancora Italian Wine Brands - si creerà il primo gruppo vitivinicolo privato italiano per dimensione, con Ricavi aggregati pari a Euro 405,1 milioni e un Ebitda di Euro 42,7 milioni (dati contabili aggregati al 31 dicembre 2020).
“L’ingresso di Enoitalia nel perimetro di consolidamento di Italian Wine Brands garantirà inoltre il rafforzamento della presenza del gruppo Italian Wine Brands sui mercati internazionali, in particolar modo in UK, dove Enoitalia ha realizzato 68,1 milioni di euro di ricavi nel 2020 e nel mercato statunitense, dove Enoitalia ha realizzato 16,9 milioni di euro di ricavi nel 2020; l’ulteriore diversificazione della base clienti, attraverso l’acquisizione di primari account internazionali operanti nella grande distribuzione organizzata; il rafforzamento della capacità di vinificazione (in particolar modo di vini spumanti e frizzanti) e dell’imbottigliamento del gruppo, attraverso l’utilizzo dei siti produttivi di Calmasino e Montebello Vicentino; la possibilità di ottenere importanti sinergie di ricavo e di costo”.
L’ingresso della famiglia Pizzolo nell’azionariato di Italian Wine Brands con una quota consistente garantirà inoltre un pieno allineamento di interessi tra gli azionisti e il top management nonché la condivisione di un percorso di crescita del gruppo che veda messi a fattor comune le rispettive culture imprenditoriali, manageriali e creative, oltre al relativo know-how, per rafforzarne la competitività e accelerarne il percorso di sviluppo.
Gli accordi contrattuali tra le parti prevedono inoltre che, alla data del closing dell’operazione, il dottor Giorgio Pizzolo e la dottoressa Marta Pizzolo vengano nominati consiglieri di Italian Wine Brands e che il dottor Giorgio Pizzolo mantenga la carica di presidente e ad di Enoitalia.
“Un portafoglio prodotti e brands più ampio - dichiara Alessandro Mutinelli, presidente e ad di Italian Wine Brands - un allargamento della base clienti, una maggiore diversificazione territoriale delle vendite, l’entrata nel settore horeca, un raddoppio dei volumi con sinergie produttive e commerciali: in sintesi, più forza competitiva. Ringrazio la famiglia Pizzolo per la condivisione di questo ambizioso progetto e per la decisione di rimanere parte attiva in Italian Wine Brands. Un ringraziamento anche a tutte le persone di Italian Wine Brands, che con tenacia e visione hanno fatto crescere il gruppo in questi anni. Oggi si apre un nuovo capitolo della nostra storia, abbiamo realizzato quanto promesso al momento della quotazione e cioè di diventare un polo aggregatore leader nel nostro settore. Da qui si riparte, con ancora maggior entusiasmo e determinazione, con una squadra ben rodata e con obiettivi di crescita chiari e condivisi”.
Nella strutturazione dell’operazione hanno agito lo Studio Gatti Pavesi Bianchi Ludovici in qualità di advisor legale di Italian Wine Brands e lo Studio Gerosa Sollima e Associati in qualità di advisor legale di Enoitalia.
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