Promuovere Barolo e Barbaresco attraverso il programma europeo che nel 2020 ha portato 200 produttori di Langa a New York per il primo “Barolo & Barbaresco World Opening”, affrontare le sfide di settore in materia di sostenibilità ambientale ed etica del lavoro, promuovere la Doc Langhe, che racchiude allo stesso tempo l’unicità e la complessità del territorio, un nome importante da rafforzare sia sul mercato italiano che su quello internazionale: ecco le tre sfide principali, in linea ed in continuità e in una logica di consolidamento con quanto fatto negli ultimi tre anni, che attendono Matteo Ascheri (dal 2020 presidente della collettiva dei Consorzi piemontesi Piemonte Land of Wine), riconfermato alla presidenza del Consorzio di tutela del Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani (di cui fanno parte più di 500 aziende, che rappresentano 10.000 ettari di vigneti in Langa e Roero e oltre 60 milioni di bottiglie prodotte ogni anno).
“Questo secondo mandato sarà un’opportunità importante per concludere il percorso iniziato nel 2018. Se in questi tre anni è stato importante consolidare i marchi Barolo e Barbaresco, da adesso in avanti sarà importante affrontare le sfide di tutte le denominazioni che rappresentiamo”, commenta Matteo Ascheri. “Quello che è certo è che, nonostante le problematiche di quest’ultimo anno e mezzo, partiamo da una base solida: nei primi 5 mesi 2021 le nostre denominazioni hanno registrato risultati molto buoni, con un +19,7% sull’imbottigliato e punte del 26-28% per Barolo e Barbaresco”.
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