Capita raramente di vedere insieme due giganti come Francesco Guccini, uno dei più grandi cantautori italiani di sempre, da qualche anno lontano dalle scene, e Maurizio Sarri, neo allenatore della Lazio, capace di far sognare i tifosi di Empoli e Napoli prima di vincere Europa League e scudetto alla guida di Chelsea e Juventus. A farli incontrare, Marino Bartoletti, giornalista, firma e voce del calcio, dello sport e non solo, in radio e in tv, che, come ha raccontato in un post su Facebook (diventato virale in poche ore), ha fatto incontrare “l’Orso del Valdarno” (Sarri) e “l’Orso di Pavana” (Guccini).
Per l’ex allenatore della Juventus, che prima di scegliere la panchina e il calcio ha lavorato per anni in banca, il cantautore è un mito dell’adolescenza, e tra una domanda sull’Avvelenata e una su Cristiano Ronaldo, a tavola sono spuntate tre bottiglie di vino.
Difficile da decifrare l’unica aperta, ma le due chiuse, a dividere e ad unire i due, sono ben riconoscibili: a sinistra, il Tignanello di Antinori, a destra Le Pergole Torte di Montevertine, due delle migliori declinazioni della Toscana enoica in bottiglia.
Chissà che ne è stato, nel prosieguo della serata, ma ci piace pensare che tra una dissertazione sulla genesi di “Cirano” ed un dialogo serrato sulla collocazione tattica di Luis Alberto, Marino Bartoletti, che, negli anni Novanta, conduceva su “Radio 24” un programma di musica e sport, si sia adoperato per stapparle entrambe e riempire i calici del nuovo tecnico della Lazio e del cantautore di Eskimo che, tra un sorso e l’altro, sono andati avanti a chiacchierare tutta la notte.
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