Si dice spesso, ed a buon diritto, che il vino è l’ambasciatore del territorio, e che i suoi produttori ne sono custodi. Con tante aziende virtuose di tutta Italia che, da tempo, investono non solo nella propria azienda, ma anche nella valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del territorio. Ritratto che si attaglia perfettamente alla storia di Podere Forte, la cantina e azienda agricola all’insegna del bio e della sostenibilità (dove si producono vino, olio, grani antichi, miele, cinta senese e Chianina, e si recuperano le più antiche pratiche agricole del territorio, con le più moderne tecniche ed i più importanti esperti del settore) fondata dall’imprenditore Pasquale Forte - imprenditore, mente dell’ingegneria elettronica tra le più famose del made in Italy nel mondo, vigneron per passione, fondatore di Eldor Corporation, vigneron per passione e “sognatore pragmatico”, come ama definirsi - che non solo in pochi anni è diventata il riferimento della Doc Orcia, nella Val d’Orcia Patrimonio Unesco, ma che ha rivitalizzato un intero borgo a Rocca d’Orcia, quello che circonda Rocca di Tentennano, antico baluardo senese lungo la Via Francigena, dove ha dato vita anche ad un ristorante stellato, l’Osteria Perillà, che ha investito nel Palazzo Vescovile per un progetto vinicolo legato a Montalcino nel nome dell’alto artigiano del vino (sta perfezionando, infatti, l’acquisto di un ettaro di Brunello) e dell’ospitalità di alto livello, e che grazie alla sua opera di mecenatismo territoriale, ha dato nuova vita ad uno dei piccoli gioielli del territorio, la Cappella di Vitaleta, icona del territorio e della Toscana intera, capace di attrarre ogni anno migliaia di turisti. Che è stata restaurata, e riconsacrata al culto, in una cerimonia a cui hanno preso parte l’Arcivescovo di Siena e Cardinale, Augusto Paolo Lojudice.
Un “gioiello” storico, culturale e paesaggistico italiano, la Cappela di Vitaleta, immersa tra le sue colline, circondata da cipressi e con la vista che spazia sui vigneti di Toscana, che torna a nuova vita anche grazie al vino e all’agricoltura di eccellenza del suo territorio. “La benedizione di oggi - ha commentato Pasquale Forte - rappresenta una rinascita spirituale, Vitaleta torna a essere meta di raccoglimento e preghiera per i pellegrini, un ristoro per l’anima, una naturale restituzione alla comunità di San Quirico ed a tutti gli amanti di questo luogo di bellezza ineguagliabile”. Ed insieme al nuovo corso della rinascimentale Cappella, accanto a questa icona di bellezza, inizia anche, però, il percorso del “Ristoro Vitaleta”, pensato per tutti visitatori che vorranno concedersi una sosta gustando le eccellenze locali e di Podere Forte; i salumi di Cinta Senese, l’olio extra vergine di oliva Terre di Siena Dop, il pane fresco con la farina di grano duro Senatore Cappelli, prodotti altri prodotti tipici selezionati tra le eccellenze della Valdorcia, insieme ai vini del Podere Forte.
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