Oltre ad essere un momento determinante per il ciclo di vita del vino e di ogni azienda vitivinicola, la vendemmia in Italia è sempre più anche un’occasione di narrazione, di comunicazione e, soprattutto, di solidarietà ed integrazione sociale, grazie a progetti che mettono insieme un’imprenditoria sensibile ai temi del sociale, e il lavoro di tante associazioni di volontariato. Come quella che il 25 settembre ha preso vita tra i filari di una delle cantine italiane più famose e prestigiose, la Tenuta Sette Ponti della famiglia Moretti Cuseri, 300 ettari di terreno di cui 60 vitati nel Valdarno di Sopra, tra Firenze ed Arezzo, che ha aperto le proprie porte alla Onlus Associazione Italiana Persone Down di Arezzo. Dando vita ad un’esperienza di vendemmia nella storica Vigna dell’Impero - voluta nel 1935 da Amedeo di Savoia Duca d’Aosta, per vivere in prima persona l’esperienza della vendemmia - per alcuni ragazzi disabili e un pranzo, il cui ricavato è stato interamente devoluto in beneficenza a sostegno dell’Associazione, e che ha visto protagonisti i piatti dello chef stellato Marco Stabile del Ristorante Ora d’Aria di Firenze, abbinati alle etichette della cantina, come il prestigioso Vigna dell’Impero 1935, che la cantina produce solo in alcune particolari annate, o come l’Oreno, altro vino icona di Tenuta Sette Ponti. Che ha coinvolto altri brand di eccellenza nell’iniziativa come Monolith per i barbecue, il Riso Acquerello, e ancora le realtà toscane Fracassi per le carni, Sammontana per i gelati e marchetti per pane e lievitati. Raccontando, ancora una volta, una storia dove il vino, la cucina e l’attenzione alla qualità si intrecciano con la solidarietà.
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