Quando di parla di made in Italy, i marchi del vino e del cibo sono sempre sugli scudi, ad un tempo perle luminosi e architravi di quello stile di vita italiano ammirato nel mondo, e creatori di un valore che viene ridistribuito nei territori. E ad eleggere i migliori è stato il premio “Save The Brand 2021”, promosso da LC Publishing Group - con la sua testata digitale Foodcommmunity.it - dedicato agli imprenditori italiani e vere eccellenze del made in Italy nel settore food & beverage che si sono distinte per il valore che sono riuscite a creare intorno al proprio marchio. Dove spiccano tanti grandi nomi del vino. Da Berlucchi, la cantina della famiglia Ziliani che celebra 60 anni di vita, e che ha acceso la scintilla che ha dato vita alla Franciacorta, tra i territori più importanti della spumantistica italiana, premiata come “Brand Storico”, al Gruppo Lunelli della famiglia Lunelli, che vuol dire Ferrari, cantina simbolo del Trentodoc (e brindisi ufficiale della Formula 1), ma anche Bisol 1542, griffe del Prosecco, e ancora Tenute Lunelli (con Tenuta Margon in Trentino, dove è ospitato anche il ristorante stellato Locanda Margon, la Tenuta Podernuovo nelle Colline Pisane in Toscana e la Tenuta Castelbuono in Umbria, nella terra del Sagrantino di Montefalco, con la cantina “Carapace” progettata da Arnaldo Pomodoro), Acqua Surgiva, Grappa Segnana e Cedrata Tassoni per la “Visione Strategica”, da Tasca d’Almerita, tra le più prestigiose e storiche cantine della Sicilia del Vino, da sempre impegnata nella protezione ambientale e la tutela della biodiversità anche con il progetto SOStain, premiata proprio per “Innovazione e Sostenibilità”, a Masi Agricola della famiglia Boscaini (e partecipata al 7,5% dal patron di Diesel, Renzo Rosso), uno dei nomi più importanti del vino del Veneto, dall’Amarone al Prosecco, con il controllo di Canevel, e non solo, premiata per l’“Innovazione di prodotto” per la linea bio “Fresco di Masi”, da Caparzo, storica tenuta del territorio del Brunello di Montalcino della produttrice ed imprenditrice Elisabetta Gnudi Angelini, premiata per la “Valorizzazione del Territorio”, e ancora, come “Rising Star”, Podere La Pace, cantina di Maremma fondata da Simone Maggioni, che, nel suo board, ha, di recente, accolto Emilio Pedron, uno dei manager più esperti e preparati del mondo del vino (già alla guida del Gruppo Italiano Vini e delle cantine di Tenimenti Angelini, oggi Bertani Domanis, tra le altre) e Tommaso Galli, esperto di comunicazione e valorizzazione del brand con esperienze con marchi top della moda come Gucci e Prada.
Eccellenze del vino premiate insieme a tante altre importanti realtà del food & beverage italiano, da Lucano 1894 a Riso Gallo, da Rossi d’Angera a Tonitto 1939, da Pinsalab a Birrificio L’Orso Verde, da Clas Pesto a Fratelli Carli, da Icat Food a Vergani, da Fiorucci a Bodrato Cioccolato, da Felicia a Brazzale, da Levoni a Venchi, da Caffè Trucillo ad Adea, da Centro Carni Rigamonti a Fratelli Polli. Selezionate dalla redazione di Foodcommunity.it e dal Centro Ricerche di LC Publishing Group, sono state premiate quelle aziende che, per performance economica, innovazione di prodotto, attenzione alla sostenibilità, livello di internazionalizzazione, espansione a nuovi mercati esteri, apertura del capitale a nuovi investitori, innovazione e strategie di branding e comunicazione sono arrivate ad essere veri protagonisti del settore. Altri criteri che hanno portato queste aziende nel mercato del food a distinguersi sono state la qualità del prodotto, lo sviluppo di piani di investimento, la capacità di previsione dei trend della domanda, l’attenzione alla filiera.
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