Se il vino in Italia è sinonimo di bontà, bellezza, storia e cultura diffusa in tutti i territori del Belpaese, è quasi naturale che sia protagonista in ogni occasione in cui si parla di italianità. Ed a portare “il verbo” del vino italiano in un appuntamento di alto livello istituzionale come gli “Stati Generali della Lingua e Creatività Italiane nel mondo” è stato uno dei massimi rappresentanti del vino italiano nel pianeta, ovvero il Prosecco Docg, con Elvira Bortolomiol, presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg e produttrice, alla Farnesina alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio e dei Beni Culturali e del Ministro per i Beni e le attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini. Nell’incontro, andato in scena il 29 novembre, e dal quale è uscito un documento che verrà pubblicato nei prossimi giorni, il Consorzio che tutela la denominazione storica del sistema Prosecco, è stata l’unica voce del vino, seduta al tavolo “L’Italiano: motore del Made in Italy e dell’innovazione”. uno dei quattro in cui sono stati divisi i lavori, insieme a Francesca Bria (presidente del Fondo Nazionale Innovazione - CDP Venture Capital SGR), Antonio Calabrò (consigliere delegato e direttore, Fondazione Pirelli), Stefania Lazzaroni (dg Altagamma), Mauro Porcini (Senior Vice President e Chief Design Officer di PepsiCo), Maria Porro (presidente del Salone del Mobile. Milano) e Antonio Zoccoli (presidente dell’ Istituto Nazionale di Fisica Nucleare).
Un tavolo in cui Elvira Bortolomiol, apprende WineNews, ha portato una testimonianza del valore del territorio, parlando di valori come la storia, il genius loci, la qualità, dell’utilizzo stesso dalla parola “superiore” che ha aiutato ad affermare il valore delle denominazione nel mondo, e anche del valore di essere territorio Patrimonio Unesco. D’altronde, è un dato di fatto il Prosecco, nato nelle terre della Docg (radice e pilastro di un “ecosistema” reso grande insieme al Prosecco Doc e all’Asolo Prosecco Docg, ndr), sia diventato sinonimo di uno stile di vita italiano che si racconta anche attraverso la lingua italiana, già tra le prime cinque più parlate e studiate nel mondo, che va valorizzata ancora di più. La stessa lingua del Prosecco Docg, e di tutto il vino italiano.
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