Le grandi imprese, ed i grandi territori del vino, spesso, hanno delle figure considerate “padri nobili”. Ma, talvolta, si può parlare anche di “collaborazioni nobili” capaci di segnare indelebilmente non solo un progetto di azienda, ma un’intera denominazione. Come quella che, per quattro decadi, ha visto camminare in vigna ed in cantina, fianco a fianco, Vittorio Moretti, uno degli imprenditori che più ha contribuito allo sviluppo della Franciacorta, con cantine come Bellavista, e Mattia Vezzola, enologo che ne ha firmato per lo stesso tempo i vini, e considerato universalmente un punto di riferimento per uno dei territori più prestigiosi della spumantistica italiana, ed un maestro per tanti. Una collaborazione bellissima. Ma tutte le cose belle, prima o poi, finiscono, e così, in concordia ed in armonia, finirà, con la fine dell’anno, anche la collaborazione tra Bellavista e Mattia Vezzola che, a 70 anni, è anche produttore in proprio con Costaripa, in Valtenesi.
Un percorso lungo “quarant’anni meravigliosi, in cui non solo abbiamo fatto vini straordinari e creato un brand riconosciuto a livello mondiale, ma abbiamo costruito una grande azienda, con persone eccezionali al nostro fianco, supportati da un profondo rapporto di stima e di amicizia che ci lega”, sono le parole con cui Vittorio Moretti saluta Mattia Vezzola. “È stato nel 1979 che ho conosciuto Mattia - ricorda Vittorio Moretti - e nel 1981 la prima vendemmia insieme. Un grande professionista, uno dei primi a capire le potenzialità della Franciacorta e ad intuire che la forza delle nostre bollicine risiedeva nei suoli, nei microclimi, nelle vigne di questa terra. Mattia è stato al mio fianco in ogni scelta, anche quando non eravamo d’accordo. Bellavista gli deve molto, ma anche tutta la Franciacorta”. “Si conclude qui il mio tempo in Bellavista - afferma Mattia Vezzola - auguro a tutti quelli che mi hanno accompagnato in questa avventura di continuare a percorrere la strada tracciata, di perseverare nel sostenere la filosofia che ha consentito a Bellavista di divenire ciò che è”. In questi 40 anni, Vittorio e Mattia, spiega una nota, hanno percorso con determinazione la via dell’eccellenza. Hanno scelto di far crescere Bellavista nella convinzione che la viticoltura sia alla base di una grande azienda di vino. Hanno costruito idee, coinvolto donne e uomini di grande valore; disegnato il paesaggio e realizzato, con le altre aziende franciacortine, un territorio memorabile. “Oggi, Bellavista - spiega la cantina, tra le più prestigiose della Franciacorta - può vantarsi di un patrimonio vitivinicolo importante e di uno stile enologico riconoscibile, una filosofia che persegue ogni giorno la strada dell’artigianalità e la cura di ogni dettaglio. Per questo occorrono gli anni, il tempo e le generazioni. Per questo servono leader che credono nei sogni e lavorano a progetti pionieristici, con il pensiero costante che portare a termine un compito, significa essere eterni”.
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