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LA CURIOSITÀ

Inter e Juve in campo, l’Umbria nel calice e nel piatto con i vini Caprai ed i piatti di Vissani

Il retroscena gastronomico della Supercoppa, con il Sagrantino nel calice di “vip” come il Ct. Roberto Mancini, Paolo Bonolis, Jean Alesi e non solo

Né i “lombardi” Oltrepò, Valtellina o Franciacorta, né i piemontesi Barolo, Barbera, Asti o Altalanga: mentre in campo, sull’asse Milano-Torino, si disputava il “derby d’Italia” tra Inter e Juventus, con i neroazzurri che all’ultimo respiro si sono aggiudicati la “Supercoppa” italiana, nei calici e nei piatti di San Siro, “la Scala” del Calcio, trionfava l’Umbria. Grazie ai vini della sua cantina di riferimento, la Caprai, ma anche delle giovani bollicine della famiglia D’Alema (la cantina è La Madeleine), ed i piatti del suo chef più celebrato, Gianfranco Vissani, che hanno deliziato il palato, tra gli altri, del Ct della Nazionale Roberto Mancini, e di tifosi “vip” come l’interista Paolo Bonolis, tra i presentatori più affermati della tv italiana, o lo juventino Jean Alesi, ex pilota di F1 e della Ferrari, ma anche il regista Fausto Brizzi, l’ex martellista azzurra Silvia Salis (moglie dello stesso Brizzi) e l’imprenditore Antonio Artom, l’ex giocatore di Juventus, Napoli e Nazionale, Ciro Ferrara, e ancora l’ad dell’Inter, Alessandro Antonello, tra gli altri. È il curioso “retroscena” enogastronomico del primo trofeo calcistico italiano assegnato nel 2022.
Nei calici, in particolare, c’è stato il debutto ufficiale dell’annata 2018 del Sagrantino di Montefalco Collepiano di Caprai, etichetta storica (la prima vendemmia è del 1979) della cantina che, sotto la guida di Marco Caprai, ha rilanciato il territorio umbro, ma si è brindato anche con i vini come l’Umbria Igt Bianco Cuvée Secrète, sempre di Caprai, ma anche con le bollicine Nerosè 60, metodo classico a base di pinot nero della cantina “La Madeleine” della famiglia D’Alema (oggi condotta da Giulia D’Alema), nella zona di Narni. Nei piatti, come detto, un menù dedicato alle tradizioni dell’Umbria firmato da Gianfranco Vissani (in partnership con il catering AirFood), il più celebre esponente dell’alta cucina umbra, nonchè uno degli chef più famosi d’Italia, con il suo ristorante stellato Casa Vissani di Baschi.

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