Dopo il Consiglio dei Ministri, breve ma tesissimo, di ieri, oggi il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha vissuto una mattinata relativamente più semplice. Alla scuola Dante Alighieri di Sommacampagna non ci sono leader di partito furibondi, ma i ragazzi, il futuro del Paese, che hanno accolto il Presidente del Consiglio con un rap dedicato alla Costituzione. “Una canzone bellissima, che parla di pace, libertà, democrazia, la pari dignità sono valori che facciamo di tutto per realizzarli nella realtà. Alle parole della Costituzione devono corrispondere i fatti”, ha raccontato Draghi. Dopo una lunga e doverosa parentesi sulla guerra in Ucraina, il Premier Draghi si è, quindi, soffermato sull’impatto della pandemia nella vita dei più giovani, al centro anche dell’incontro con Nadia Zenato, alla guida della griffe del Lugana e dell’Amarone della Vapolicella, che, proprio ai talenti di domani, ha dedicato da qualche anno il “Vino. Oltre il paesaggio” nato per sostenere i giovani fotografi attraverso la Zenato Academy.
Non poteva ovviamente mancare il vino tra gli argomenti di conversazione, con Draghi, cui la produttrice Nadia Zenato ha donato una bottiglia di Amarone della Valpolicella Archivio Storico 2008, che ha espresso apprezzamento per l’impegno della famiglia nel promuovere l’eccellenza del vino italiano nel mondo: “è stato per noi un grande onore avere l’opportunità di confrontarci con il Presidente del Consiglio e portare la storia della nostra azienda come esempio di quel ricco tessuto imprenditoriale veneto che si impegna con determinazione e dedizione a esportare valori, cultura, storia di un grande Paese, l’Italia”, commenta Nadia Zenato. “È quel desiderio di guardare al di là, di esplorare oltre ciò che già conosciamo, che ci ha portato anche ad intraprendere una nuova sfida con la Zenato Academy - come ha raccontato con orgoglio al Presidente Draghi - nel sostenere giovani artisti e promuovere la sperimentazione in campo culturale e in particolare nell’ambito fotografico”.
Il Presidente del Consiglio, quindi, è stato accolto da Sandro Boscaini, nella sede di Masi Agricola, punto di riferimento dell’Amarone, a Gargagnago di Valpolicella. Un incontro che ha permesso al Premier di prendere contatto con i luoghi simbolo dell’azienda: centro sperimentale, fruttaio di appassimento, cantine storiche di invecchiamento. “Siamo molto onorati della preferenza accordataci. Un riconoscimento alla storicità di Masi, della sua rappresentatività territoriale e alla qualità dei suoi vini apprezzati in tutto il mondo”, commenta Sandro Boscaini. “Un’opportunità unica per rendere partecipe il Presidente Draghi e le istituzioni dei progetti in essere, volti ad arricchire di nuovi significati il brand Masi e a coinvolgere il consumatore in forma emozionale e diretta. Un impegno per la crescita sostenibile a livello di territorio e di indotto, con il vino, ambasciatore del made in Italy nel mondo, che diventa primario motore di turismo”.
L’Amarone Costasera, vino bandiera di Masi, ha suggellato l’incontro con un brindisi nella cantina di fronte alla celebre botte simbolo del Premio Masi, che, da 41 anni, consacra a livello internazionale i “campioni” della civiltà veneta, della cultura del vino e della solidarietà: la visita è stata anche l’occasione per presentare in anteprima l’innovativo “Masi Operations & Visitor Center”, che celebrerà l’Anniversario delle 250 vendemmie della famiglia Boscaini al vigneto “Vaio dei Masi”, che ha dato il nome all’azienda diventando marchio internazionale. Un complesso architettonico di ampliamento delle storiche cantine di Masi, una struttura polifunzionale di enoturismo nelle attività della “Masi Wine Experience”, con un imponente fruttaio di appassimento, dove la tradizione sposa le più moderne tecnologie: un vero entry-gate delle terre dell’Amarone.
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