Un progetto dedicato non solo al vino, ma al Mar Mediterraneo, la cui influenza lo caratterizza in maniera profonda, ed alle eccellenze italiane, di cui è una delle grandi espressione: è il progetto “Ambasciatori di Poggio alle Gazze” che la Tenuta dell’Ornellaia (di proprietà Frescobaldi, ndr) ha messo in campo nel lancio del suo vino bianco più celebre e prestigioso, il Poggio alle Gazze, annata 2020. Un modo diverso, una piccola case history firmata da una delle cantine più prestigiose d’Italia e del mondo, che ha voluto così omaggiare il “genius loci” del territorio di Bolgheri, il suo legame con il mare e la terra di origine.
“Gli ambasciatori, provenienti da tutta la penisola e non solo, scelti per la loro creatività e per la qualità della loro cucina - spiega una nota - hanno dato vita ad altrettanti piatti che dialogano con Poggio alle Gazze dell’Ornellaia. Come nei loro piatti, anche in Poggio alle Gazze dell’Ornellaia si ritrovano la salinità del mare, testimone da sempre dell’evoluzione dell’uomo, e il legame con una terra che regala l’antica saggezza del tempo e della pazienza”.
Ed è nata anche una pubblicazione, “Conversazioni in riva al mare”, con il vino ed il rapporto con la cucina raccontato dagli ambasciatori stessi, ovvero Daniele ed Andrea Zazzeri de La Pineta di Bibbona, stellato Michelin dove continuano il lavoro del padre, l’indimenticato maestro della cucina di pesce Luciano Zazzeri, Gennaro Esposito, del due stelle Michelin La Torre del Saracino di Vico Equense, Andrea Migliaccio e Salvatore Elefante de Il Riccio di Anacapri, Emanuele Riccobono del ristorante Zagara del Verdura Resort di Sciacca, Pietro D’Agostino, del Ristorante La Capinera di Taormina, Enzo Florio del Ristorante da Tuccino di Polignano a Mare, Roberto Gatto del Ristorante Cip’s Club di Venezia, Domenico Soranno, corporate chef di Langosteria a Milano, ed Antonio Colaianni del “Ristorante Ornellaia” di Zurigo.
Che raccontano il loro rapporto con la cucina, con il mare e con una perla del vino bianco in una Toscana identificata, per antonomasia, con il vino rosso. “Eppure - spiega Axel Heinz, dg Tenuta dell’Ornellaia - attraverso una chiara visione, una paziente ricerca sui suoli e sulle esposizioni vocate, un’opportuna scelta dei vitigni da impiantare e il costante impegno nel coltivare le viti con cura e attenzione, siamo sicuri che sia possibile esprimere il “genius loci” di questo territorio unico anche nel colore giallo paglierino dei nostri vini bianchi”.
Focus - Il ritratto: Poggio alle Gazze dell’Ornellaia 2020
Poggio alle Gazze dell’Ornellaia deve il suo elegante stile mediterraneo al microclima speciale che caratterizza la tenuta. L’annata 2020 è stata caratterizzata da un inverno mite e piovoso. Il germogliamento è stato tardivo sulla media stagionale, mettendo le piante al riparo dai danni da gelata. Ad un giugno ancora piovoso è seguita un’estate calda e siccitosa. La vendemmia, infatti, è stata anticipata alla prima metà di agosto per Sauvignon Blanc, Viognier e Verdicchio, mentre per il Vermentino si è potuto aspettare settembre per la perfetta maturazione.
“La raccolta anticipata e l’assenza di stress idrico marcato, grazie alle riserve idriche accumulate a giugno, hanno permesso alle uve di esprimere tutta la loro bellissima tipicità aromatica, in particolar modo il Sauvignon Blanc”, racconta Axel Heinz, dg Tenuta dell’Ornellaia. La vinificazione e l’affinamento devono, a loro volta, assecondare l’equilibrio che caratterizza Poggio alle Gazze dell’Ornellaia, senza stravolgerlo, oltre ad arricchire la trama senza appesantire. In questo modo si preservano integre la brillantezza dei colori e la raffinatezza dei profumi.
L’enologa Olga Fusari, che è particolarmente legata a Poggio alle Gazze dell’Ornellaia e che ha visto la sua rinascita proprio in concomitanza della sua prima vendemmia nella squadra tecnica di Ornellaia, lo racconta così: “con il suo colore giallo paglierino brillante, Poggio alle Gazze dell’Ornellaia 2020 si esprime al naso con una bella intensità aromatica: profumi di bosco e fiori bianchi, accompagnati da note di pesca bianca, salvia ed erbe aromatiche che si sprigionano nel bicchiere. All’assaggio, il vino riempie il palato con eleganza e decisione, mostrando il giusto equilibrio tra freschezza, acidità e densità. Il finale si rivela vivace, persistente e di bella sapidità”.
L’uscita dell’annata 2020 (ma anche della opportunità che abbiamo avuto di degustare il 2016, 2017, 2018, 2019, ndr) si accompagna, ancora, al progetto ambasciatori di Poggio alle Gazze. Un progetto dedicato al Mar Mediterraneo e alle eccellenze italiane. Gli ambasciatori, provenienti da tutta la penisola e non solo, scelti per la loro creatività e per la qualità della loro cucina, hanno dato vita ad altrettanti piatti che dialogano con Poggio alle Gazze dell’Ornellaia. Come nei loro piatti, anche in Poggio alle Gazze dell’Ornellaia si ritrovano la salinità del mare, testimone da sempre dell’evoluzione dell’uomo, e il legame con una terra che regala l’antica saggezza del tempo e della pazienza.
Il nome Ornellaia evoca l’eccellenza enologica ed interpreta l’espressione autentica della bellezza toscana. La tenuta si trova sulla costa toscana, a pochi passi dal borgo medioevale di Bolgheri e dal celebre Viale dei Cipressi. La gamma vede al vertice Ornellaia Bolgheri Doc Superiore e Ornellaia Bianco. Completano la gamma dei rossi il “second vin” Le Serre Nuove dell’Ornellaia, Le Volte dell’Ornellaia e per i vitigni in bianco il Poggio alle Gazze dell’Ornellaia. Il costante lavoro del team e le condizioni microclimatiche e geologiche ottimali hanno portato in poco più di trent’anni - il 1985 è stata la prima annata di Ornellaia - i vini della tenuta a grandi successi di pubblico e di critica sia italiana che internazionale.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024