Qualche tempo fa, nel quadro della missione spaziale Wise, alcune bottiglie di Chateau Petrus 2000, insieme a barbatelle e parti di vite, furono mandate nello spazio per studiare gli effetti dell’assenza di gravità e non solo, su vino e vite. E la bottiglia che, dopo 14 mesi a bordo della stazione spaziale internazionale è tornata sulla terra, era stata messa in asta da Christies’s, attraverso il servizio di “private sales”, per oltre 1 milione di euro. Nei prossimi mesi, invece, saranno le barbatelle di tre territori, vini e produttori mito del vino italiano ad andare in orbita, tra ricerca scientifica e comunicazione. Ovvero, stando ai rumors WineNews, quelle del Sangiovese da cui nasce il Brunello di Montalcino di Biondi Santi, cantina “culla” del grande rosso di Toscana, quelle del Nebbiolo da cui nascono i grandi Barolo e Barbaresco di una cantina-icona delle Langhe come Gaja, e quelle da cui trae origine uno dei grandi rossi del Sud, l’Aglianico, che arrivano da Feudi di San Gregorio, l’azienda di Antonio Capaldo, custode dei “patriarchi”, vigne ultracentenarie. Un esperimento, ideato dalla Fondazione Italiana Sommelier - Fis, guidata da Franco Ricci, che sarà presentato nel dettaglio il 4 luglio, nel “Forum internazionale della cultura del vino” n. 15, di scena al Rome Cavalieri. Con un titolo decisamente significativo, ovvero “Spazio infinito, eternità del Vino. In onore di David Sassoli”.
“Il vino radice dell’identità d’Europa è stato il tema che avevamo proposto per il nostro Forum 2020 al Presidente del Parlamento Europeo e lui aderì immediatamente. Ma poi il Covid portò via tutto. Oggi David non c’è più. Siamo certi di saperlo felice di donare all’Italia e all’Europa un altro motivo di Unione, quello delle grandi emozioni”, spiega la Fondazione Italiana Sommelier (Fis). Sul palco, con lo stesso Franco Ricci, ci saranno Giorgio Saccoccia, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Massimo Claudio Comparini e Walter Cugno (Thales Alenia Space Italia), Nicolas Gaume, founder di Space Cargo Unlimited (società che ha portato Petrus sulla Iss), e ancora Franco Malerba, primo astronauta italiano e fondatore di “Space V”, e Donato Lanati, tra i più importanti enologi italiani e guida delle Centro Enosis Sperimentazioni.
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