Cambio al vertice di Federdoc: dopo 24 anni di Ricci Curbastro, che ha guidato la Federazione dei Consorzi del vino italiano attraverso cambiamenti epocali per il settore e per i consorzi stessi, arriverà (stando ai rumors WineNews) Giangiacomo Bonaldi, già vicepresidente del Consorzio del Prosecco Doc, e membro del cda di Federdoc eletto oggi, all’unanimità, di cui fanno parte Andrea Ferrero (Consorzio del Barolo), Filippo Mobrici (Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato), Massimo Marasso (Consorzio Asti Docg), Riccardo Ricci Curbastro (Consorzio Franciacorta), Fabio Zenato (Consorzio del Lugana), Elvira Bortolomiol (Consorzio del Prosecco Docg), Christian Marchesini (Consorzio Vini Valpolicella), Paolo Fiorini (Consorzio Vini del Garda), Franco Cristoforetti (Consorzio Chiaretto e Bardolino), Paolo Corso (Consorzio Collio), Ruenza Santandrea (Consorzio Vini di Romagna), Claudio Biondi (Consorzio del Lambrusco), Giovanni Busi (Consorzio del Chianti), Francesco Colpizzi (Consorzio Chianti Classico), Andrea Rossi (Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano), Elisa Fanti (Consorzio del Brunello di Montalcino), Vittorio Carone (Consorzio Vini Orvieto), Alberto Mazzoni (Istituto Marchigiano Tutela Vini), Valentino Di Campli (Consorzio Vini d’Abruzzo), Leone Massimo Zandotti (Consorzio Frascati), Francesco Liantonio (Consorzio Castel del Monte), Libero Rillo (Consorzio Vini del Sannio) e Antonio Rallo (Consorzio Doc Sicilia). Elezione che è stata anche l’occasione di commiato dal ruolo di presidente per Riccardo Ricci Curbastro.
“24 anni alla guida di Federdoc - sottolinea Ricci Curbastro - sono stati per me un viaggio lungo e importante. Era il 1998 avevo solo 38 anni ed ero il presidente del Consorzio Franciacorta dal 1993. Vengo catapultato nell’arena di Federdoc che, proprio quell’anno, sposta la sede a Roma, vicino ai Palazzi della politica. Inizia così un cammino costruttivo che ci vede iniziare la partecipazione nel 1999 al nostro primo Vinitaly, e impegnarci in collaborazioni costruttive con Ministero per l’Istruzione e Università. Nel 2000 - prosegue Ricci Curbastro - abbiamo affrontato positivamente la crisi del Consorzio del Frascati e nel 2001 un primo grande successo, a cui molti ne seguiranno: si riesce a convincere il Ministro Alfonso Pecoraro Scanio a licenziare il Decreto Ministeriale 29 Maggio 2001 che stabilisce “controlli sulla produzione dei vini di qualità prodotti in regioni determinate. Grazie al lavoro di Federdoc, nasce un sistema di controlli moderno ed efficace”. Ancora, sono stati ricordati i tanti progetti di promozione nel mondo, ma anche battaglie come quella nel 2006 contro la Proposta di riforma dell’Ocm Vino, sui diritti di impianto nel 2012 o quella iniziata nei confronti di Icann nel 2013, e durata due anni, contro la liberalizzazione dei domini “.wine” e “.vin”. Nel 2009 è il primo Presidente di Valoritalia. Nel 2010 Nasce Efow, European Federation of Origin Wines. Fortemente voluta da Federdoc è il risultato di un lungo cammino a Bruxelles con i francesi, gli spagnoli ed i portoghesi compagni di percorso. Il 2010 è anche l’anno dell’ “Erga Omnes”: i Consorzi maggiormente rappresentativi, hanno la possibilità di ottenere il riconoscimento e l’autorizzazione ad operare appunto “erga-omnes”. Tale importante incarico ha permesso ai Consorzi di divenire sempre di più protagonisti di questo settore strategico. Nel 2015 Nasce Equalitas e nel 2016 viene approvato il Testo Unico della Vite e del Vino. Nel 2019 viene avviata la Costituzione del Tavolo Mipaaf per la definizione di uno standard unico di sostenibilità certificata. E viene elaborato l’emendamento al Testo Unico del vino riguardante il passaggio da Doc a Docg Nel 2021 Federdoc riprende lo spirito formativo di 20 anni prima e lancia la “Borsa di Studio Senatore Assirelli”. Obiettivo: formare nuove figure professionali destinate ai nostri Consorzi, sempre più alle prese con un ricambio generazionale. “Nel 2022 - conclude Ricci Curbastro - Federdoc ha aderito a Symbola, una cooperazione di grande significato che ribadisce l’impegno di Federdoc orientato verso la sostenibilità e la sicurezza per i consumatori. Oltre gli scopi federativi di tutela delle denominazioni, abbiamo cercato con tutto il team di Federdoc, che ringrazio, di potenziare la formazione di nuove figure professionali preparate e consapevoli. Le nostre attività sono state conquiste e progressi per le nuove generazioni. È stato un bel viaggio e lascio il testimone”.
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