Isola dell’Arcipelago Toscano che “guarda” verso Bolgheri, Capraia, in provincia di Livorno, così come Bolgheri, è celebre per il suo mare ed il suo paesaggio aspro, e per essere stata per più di un secolo, tra il 1873 ed il 1986, una Colonia Penale Agricola, un progetto ante litteram di recupero e reinserimento nella società dei detenuti, attraverso il lavoro agricolo. Isola in cui da tempo è presente la viticoltura, con varietà tipiche e diffuse nell’Arcipelago come l’Aleatico e il Vermentino, per esempio, sulla quale hanno investito piccole aziende vinicole, e dove ora sta per arrivare uno dei nomi più importanti del vino italiano. Non per business, ma per un progetto di “mecenatismo territoriale”, paesaggistico e sociale. Ovvero Antinori, che, a Capraia, guarda dai vigneti bolgheresi della sua Tenuta Guado al Tasso, e che, in accordo con il Comune di Capraia, da quanto apprende WineNews, gestirà dei terreni terrazzati destinati ad uso civico (ovvero a beneficio della comunità locale), che verranno ripristinati, con la massima cura dell’aspetto ambientale, e sui quali sarà impiantata vigna da cui nascerà un vino che non sarà nulla di lussuoso e di esclusivo, ma un piccolo dono, un contributo alla cura dell’Isola di Capraia che la storica famiglia toscana del vino, arrivata alla 26esima generazione, ha voluto fare al territorio.
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