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EVENTI ENOICI

La “Milano Wine Week” entra nel vivo, tra degustazioni, presentazioni e dibattiti

Da oggi al 16 ottobre tanti gli appuntamenti dedicati ad un settore che, tra piacere e glamour, fa i conti con inflazione e caro materie prime

Superare la crisi dei costi energetici e dell’inflazione, difendersi dagli attacchi dal tenore neo-proibizionista che arrivano in maniera incessante in Europa, razionalizzare la gestione delle Denominazioni di origine, 526 quelle italiane, testimoni di una grande ricchezza, ma anche di una complessità forse fuori portata, e ancora parlare del vino ai giovani, che sempre più vogliono sapere e conoscere questo mondo, cambiare i modelli distributivi, con una gdo sempre più protagonista, e non solo. Ecco i temi di sempre di un settore del vino che, ha ricordato il presidente Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, “vale 13,5 miliardi di euro alla produzione, di cui oltre la metà all’export”, ad aprire ufficialmente la “Milano Wine Week” 2022, che, dopo i primi brindisi e le prime iniziative nel fine settimana, appena passato, entra nel vino da oggi al 16 ottobre. E se Christophe Rabatel e Lorenzo Cafissi, Ceo e Responsabile Vino Carreforur Italia, hanno ribadito come “la valorizzazione delle grandi etichette italiane passi dal lavoro delle aziende insieme alla gdo”, che soprattutto in pandemia è diventata un canale importante, molto più di prima, per i vini di qualità, a fare il punto sulla situazione difficile di oggi è stato proprio il presidente Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.
“Quello del vino è un settore straordinario. In 20 anni l’export è cresciuto del +165%, oggi vale il 14% del totale agroalimentare, con 2,7 miliardi di bottiglie vendute nel mondo. Numeri che dicono che quello del vino è un settore fondamentale in termini di economia, di occupazione, ma anche di innovazione, perchè le aziende dal vino da sempre sono avanguardia. La situazione attuale è difficilissima però, e sconosciuta, a partire da costi energetici altissimi. Che vuol dire che dovremmo alzare i prezzi di vendita, ma non è semplice farli digerire al mercato. Speriamo che la guerra finisca presto, ovviamente, ed è il tema centrale. Come un dibattito in Europa dopo sono sempre di più quelli che considerano un vino come un prodotto che fa male, ma sappiamo bene che non è così. E dobbiamo riaffermarlo con forza, anche raccontando meglio il mondo del vino ai giovani”.
E, se sul tema dello “storytelling”, e sulla richiesta al Governo che verrà, di sostenere le battaglie del vino in Unione Europea si è soffermato Luigi Scordamaglia, parlando a nome di Coldiretti e Filiera Italia, è tornato su un tema “storico” Riccardo Ricci Curbastro, past president Federdoc ed ai vertici Equalitas. Ovvero, abbiamo troppe denominazioni? “Forse sì, 526 sono testimonianza di una ricchezza che non sappiamo gestire, è come per i depositi dei musei. Dobbiamo saper scegliere, perchè una parte di questa ricchezza sa stare sui mercati, un’altra va certamente salvaguardata, ma in modo diverso. 120 denominazioni fanno il 90% del mercato, è un dato sul quale non si può non riflettere. Guardando alle tematiche europee, infine, dico: non dobbiamo essere in competizione con la Francia e con gli altri: il patrimonio vinicolo italiano è parte dell’Europa, e, in questi anni, su molte questioni, pur partendo da visioni e interessi diversi, il settore del vino europeo ha saputo lavorare insieme, ottenendo risultati importanti”.
Un appello fatto suo da Luca Giavi, direttore del Consorzio del Prosecco Doc: “la richiesta di warning in etichetta e cose simili è pressante. È una sfida che dobbiamo giocare insieme agli altri Paesi europei, produttori e non. In Italia abbiamo un modello di consumo ai pasti, mediterraneo, che non è quello del Nord Europa, ma non possiamo neanche girare la testa: ci sono dei fenomeni di consumo tra le nuove generazioni che possono essere deleteri, non possiamo fingere che non esistano. E su questo dobbiamo tornare a lavorare. Per noi il vino è socialità e famiglia, e forse dalle famiglie dobbiamo ripartire. Dobbiamo dirlo con forza ed investire sui giovani, dobbiamo guidare noi la scelta dei modelli, non subirli. No servono le barriere tra Paesi, ma dobbiamo farle contro chi vuole criminalizzare il vino - come le carni rosse - e questo chiediamo di farlo anche al Governo che verrà”. Tanti temi, dunque, di cui tra degustazioni, eventi, forum e e dibatti, si parlerà nella “Milano Wine Week”.

Focus - “Milano Wine Week” 2022 ... spigolando nel programma
Il fulcro della “Milano Wine Week” 2022 saranno i sei “Wine Districts” - Sempione Arco della Pace, Brera, Porta Venezia, Eustachi Plinio, Porta Romana e Navigli - veri e propri presidi dei Consorzi. Ossia, il Consorzio dell’Asti Spumante e Moscato d’Asti District, il Consorzio di Tutela Lugana District, il Medways District (ossia il distretto del Consorzio Tutela Vini del Sannio Dop), il Chianti Lovers District, il Colli di Parma Wine District ed il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese. Turnover importante, rispetto al 2021, con le mancate conferme dei Consorzi di Brunello, Valpolicella, Prosecco Docg, Franciacorta, Consorzio Vini d’Abruzzo ... Ma dopo il via, nei giorni scorsi con, tra le altre cose, la presentazione della guida Slow Wine 2023, e il brindisi ufficiale e “di massa” con il Prosecco, tanti gli spazi e gli eventi in un calendario fitto di degustazioni, presentazioni e non solo (consultabile qui https://milanowineweek.com/).
La casa del business sarà a Palazzo Bovara, cornice di cinquanta Masterclass professionali, ma anche di workshop e convegni che coinvolgeranno 8 città in 6 mercati-chiave - New York, Houston, Chicago, Toronto, Londra, Shenzhen, Tokyo, Hong Kong - grazie al supporto della Agenzia Ice. La corte privata più grande della città, quella di Palazzo Serbelloni, ospiterà, invece, una grande “Wine Court”, con all’interno il “MWW Dome”, luogo di workshop, eventi di intrattenimento, talk, aperitivi, l’Enoteca di “Milano Wine Week”, con una grande area dedicata al tasting, il “Tavolo dei Vignaioli” , dove interagire in prima persona con i produttori, ed anche “Casa Mipaaf”, spazio del Ministero delle Politiche Agricole. Lunedì 10 ottobre, focus sul tema delle carte dei vini. Prima, alle ore 18, con l’indagine di Fipe/Confcommercio su “La Carta dei vini nella ristorazione - Indagine sul post pandemia”, con i contributi di Luciano Sbraga, direttore del Centro Studi di Fipe-Confcommercio, Paolo Porfidio, Enologo e Head Sommelier Excelsior Hotel Gallia e delegato Aspi Milano, Fabio Acampora, Founder Dorrego Company ed Alessandro Negrini, Chef de Il Luogo. Poi con i MMW Awards: ovvero la consegna dei Premi Carte Vini Italia alle migliori 100 carte vini italiane e dei premi Selezione Retail ai migliori retail fisici e digitali, alle ore 19, ancora a Palazzo Serbelloni. Alle 18, invece, ma alla libreria Hoeply, Francesco Magro, Ceo e Founder di Winelivery, presenta “Fare Startup in Italia – Consigli e takeaways per mettere in moto e far funzionare una startup in Italia”.
Martedì 11 ottobre, uno degli appuntamenti da non perdere è da Wine Tip, dalle ore 20, con la verticale del mito degli Champagne millesimati, il Dom Perignon P2, con le annate 1996, 1998, 1999, 2000, 2002 e 2003, oltre a Moet & Chandon 2008 in formato Magnum. E sempre di Wine Tip è un’altra grande degustazione, di scena mercoledì 12 ottobre, ovvero Magnum Italia, con la degustazione, in grande formato, di Giulio Ferrari 2008 di Ferrari, Sauvignon Miani 2018, Cervaro della Sala Antinori 2009, Etna Rosso Feudo Girolamo Russo 2016, Barolo Cerretta Giovanni Rosso 2016 Amarone Dal Forno 2010. Degna chiusura di una giornata intensa, che parte alle ore 10:00, con il debutto di “Wine Agenda”, il forum di Federvini, dove interverranno gli imprenditori di alcune delle più autorevoli cantine italiane, tra cui Raffaele Boscaini (Masi Agricola), Umberto Pasqua (Pasqua Vigneti e Cantine), Beniamino Garofalo (Santa Margherita) e Giancarlo Moretti Polegato (Villa Sandi) per fare una riflessione sull’emergenza di oggi e sulle sfide future. E, come curioso intermezzo, da segnalare il Walk Around Tasting, a Palazzo Serbelloni, firmato dal Consorzio di Tutela Doc Castel del Monte, seguito da un aperitivo con dj set aperto al pubblico.
Giovedì 13 ottobre, invece, tra le tante degustazioni, spicca ancora quella firmata Wine Tip, sempre dalle ore 20, ovvero “1000 punti Robert Parker Francia”: nel calice 10 grandi vini che hanno ottenuto i 100/100 dal Robert Parker, n. 1 della critica mondiale e fondatore di “The Wine Advocate”. Con vini come Champagne Brut Grand Cru Egly Ouriet 2008, Champagne Substance Jacques Selosse (dégorgement ’19), Cristal Rosé Roederer 2008, Cristal Rosé Roederer 2002, Ermitage L’ermite Blanc Chapoutier 2012, Ermitage Le Pavillon Rouge Chapoutier 2011, Pontet Canet 2009, Troplong Mondot 2005, Chateuneuf-Du-Pape Clos Des Papes Paul Avril 2007 eYquem 2001. Venerdì 14 ottobre, ancora, focus sul tema “green” con “Pillole di Sostenibilità - Il Racconto di piccole storie delle aziende certificate Equalitas per affrontare il cambiamento”, a Palazzo Bovara, con i vertici di cantine come Ornellaia, Torrevento, Ricci Curbastro, Feudi di San Gregorio, Duca di Salaparuta e Salcheto, i cui vini saranno protagonisti della masterclass “Assaggi di Sostenibilità”.
Sabato 15 ottobre, tra le degustazioni clou, dalle ore 10 a Palazzo Bovara, è di scena “20 anni di Corone” con 250 etichette selezionate tra quelle premiate dalla guida Vini Buoni d’Italia del Touring Club Italiano.
Domenica 16 ottobre, invece, Milano riafferma il suo ruolo di città “trendsetter”, anche nel vino, con la presentazione di “Milano Wine List”, alle ore 16 a Palazzo Serbelloni, ovvero la “Top 100” firmata dai sommelier dell’altra ristorazione milanes
Ma tanti sono gli appuntamenti e le curiosità da non perdere. Dai tanti tasting firmati da Carrefour, main partner “Milano Wine Week” 2022, alla “Wine Boat” del Consorzio Chianti, in partenza tutti i giorni dal molo del Naviglio Grande, per esperienze di degustazione in navigazione, o ancora il Wine Bus, un double-decker per tasting itineranti, “Calici Urbani”, due giorni all’insegna del vino, dell’arte, del buon cibo e della musica, la “Marathon Cantina Urbana”, gli incontri tra vino e jazz al mitico “Blue Note”. Tra le location partner della “Milano Wine Week” ci saranno anche Eataly Smeraldo e Signorvino; non ci sarà, invece, la collaborazione con l’importante “Merano Wine Festival”.
Tra le curiosità da segnalare, il 15-16 ottobre, i Concerti Candlelight, intime e suggestive performance musicali a lume di candela prodotte da Fever, dedicate a Einaudi, Morricone ed i Queen, con degustazione a seguire, che saranno di scena al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci.
E ancora, il formato “Bubbles & Tarots”, experience immersiva firmata Montelvini: all’interno di una stanza esperienziale nel cuore delle 5Vie, sarà possibile interrogare gli astri in compagnia del celebre astrologo Massimo Giannone. Protagonisti dell’evento, i tarocchi disegnati dall’illustratore Gianluca Biscalchin e i vini della cantina veneta ambasciatrice delle bollicine di Asolo, presente con cinque delle sue referenze più rappresentative.

Focus - Signorvino in “Milano Wine Week” 2022
Si parte mercoledì 12 ottobre nel locale situato in zona Garibaldi con un aperitivo a base di vino e musica, per brindare alla partnership tra Signorvino e la “Milano Wine Week” tra calici e dj Set (dalle 18 alle 21). Giovedì 13 ottobre nell’enoteca di Milano Duomo tornano le “Cene con il produttore” con l’appuntamento dedicato alla cantina Paolo Leo, un momento didattico con una realtà ambasciatrice del vino pugliese nel mondo per degustare Primitivo e Negroamaro in abbinamento ai piatti della cucina di Signorvino. Venerdì 14 ottobre la protagonista è l’arte con la presentazione della capsule collection dello street artist italiano Teo KayKay, che ha customizzato 10 bottiglie di Decennium, il vino Trento Doc del 2012 realizzato da Signorvino per celebrare il suo compleanno n. 10, in pieno stile Street Art attraverso sfumature spray, graffiti, tratti undeground e colori forti! Teo KayKay è il primo Street Artist Italiano ad aver customizzato solo bottiglie di champagne ed è anche il primo artista ad aver unito il mondo dello champagne agli NFT. Ama contaminare il mondo del lusso con la street art utilizzando principalmente gli stessi strumenti che utilizza da sempre come gli spray e i markers per rimanere fedele alla tecnica e allo stile dei graffiti. Domenica 16 ottobre si chiude con un full immersion con il mondo dell’editoria grazie alla presentazione del libro “Aperitivi Urbani - Viaggio sentimentale tra i locali di Milano” di Valeria Carbone, la prima guida sentimentale per chi a Milano non ci è nato ma imparato ad amarla, e per chi ci vive da sempre ma ha ancora tanto da scoprire: 16 quartieri, 150 locali e tanti consigli, curiosità e indirizzi per vivere la città.

Focus - Eataly in “Milano Wine Week” 2022
Mercoledì 12 ottobre tocca “Jazz e Wine”, l’evento del Jazz Bar ormai storico sul Palco dello Smeraldo che, in “Milano Wine Week” 2022, permetterà di coniugare l’eleganza dell’amatissimo genere musicale con una selezione speciale di etichette in degustazione, al calice o in bottiglia. Core del palinsesto è la cena con lo chef - una stella Michelin - Gianni Tarabini e la cantina Nino Negri in programma per giovedì 13 ottobre alle ore 20:30. Il patron del ristorante La Preséf, ospitato dall’azienda agricola La Fiorida di Mantello (So), proporrà una cena tra i sapori della Valtellina con un menu degustazione pensato per vivere la storia delle migliori produzioni del territorio e accompagnato dalle etichette della cantina, presente in sala per l’occasione. Per la “Milano Wine Week” 2022 lo store sarà poi animato dai corsi dedicati ai territori del vino che promettono di accontentare i neofiti del settore, ma anche i grandi appassionati: si inizia oggi lunedì 10 ottobre con “Abbinamenti: vino, cibo, emozioni ...”, il corso tenuto dal sommelier Daniele Sottile per imparare l’arte del pairing perfetto e, perchè no, sopra le righe. Si prosegue l’11 ottobre con il corso che vedrà protagonisti i vini delle Langhe. Venerdì 14 ottobre è poi il momento della serata alla volta dei vini siciliani e degli uvaggi tipici della Trinacria dove sole, mare e vento conferiscono sapori unici ai prodotti. Sabato 15 ottobre il pubblico potrà, infine, esplorare i territori dei vini vulcanici sotto la guida di un docente di Slow Food. Domenica 16 ottobre, invece, ecco l’Aperivino a tema bollicine. Eataly Smeraldo, dopo la “Milano Wine Week”, proseguirà poi fino al 13 novembre con un intero mese dedicato al vino e, in particolare, al terroir: un’unione tra il territorio e le tradizioni che abbracciano ogni aspetto della vita di una località, da quello economico a quello culturale e umano. In questo periodo verranno raccontate le zone vinicole più vocate d’Italia, con particolare attenzione all’interazione tra terreno, clima, vitigno e le tradizioni enologiche e agronomiche che, insieme, danno vita a vini unici, impossibili da riprodurre altrove. Debutta durante il mese del vino la selezione “saranno famosi”: una lista di oltre 40 etichette di vini prodotti in terroir già apprezzati dagli esperti, ma meno noti al grande pubblico, che possono vantare tradizioni altrettanto radicate e livelli qualitativi eccellenti.

Focus - Partesa in “Milano Wine Week” 2022
Oggi e domani (13 e 14 ottobre) va in scena, a Palazzo Bovara, la presentazione di WunderGlass, la nuova linea Premium di bicchieri progettata appositamente per l’alta ristorazione. Studiati, in collaborazione con il Best Sommelier of the World Wsa 2018 Eros Teboni e realizzati da Sophienwald in esclusiva per Partesa, i calici per vini bianchi, rossi e spumanti della linea WunderGlass (dal tedesco “bicchiere meraviglioso”) sono in vetro di altissima qualità, fatti interamente a mano, ultraleggeri (solo 100 grammi a bicchiere) ed eleganti, con pareti sottili ed elastiche, in grado di soddisfare tutte le esigenze dell’alta ristorazione italiana. Sempre a Palazzo Bovara, in programma anche due masterclass dedicate a due fuoriclasse del vino francese guidate da Alessandro Rossi, National Category Manager Wine Partesa. Si inizia giovedì 13 ottobre (dalle 11.45 alle 13) con “Léoville Poyferré ed il Negoce Cuvelier: un viaggio fra i rossi di Bordeaux”, alla scoperta delle prestigiose produzioni di Château Léoville Poyferré, raccontate direttamente da Olivier Cuvelier, titolare dell’azienda di famiglia nata a Lille nel 1804. A chiudere gli eventi meneghini, venerdì 14 ottobre la masterclass “Lo Champagne secondo Eric Taillet” (dalle 18.15 alle 19.30) che porterà i partecipanti nella valle di Beval, zona settentrionale della Vallè de la Marne: qui, da oltre 4 ettari piantati a Meunier, Eric Taillet produce vini con forte personalità. Sarà proprio lui, affiancato dal giornalista Alberto Lupetti, a guidare i partecipanti nell’assaggio di una serie di Champagne.

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