La rossa italiana per eccellenza, la Ferrari, brand italiano più famoso al mondo in assoluto, sceglie il rosso più amato, il Brunello di Montalcino. È tra le strade bianche maestose della Val d’Orcia Patrimonio Unesco, che corrono in mezzo ai vigneti di Sangiovese, che Maranello ha deciso di raccontare, in uno video di poco meno di due minuti e mezzo, ma denso di bellezza ed emozione, la sua nuova e attesissima Ferrari Purosangue, la prima Ferrari a quattro porte ed a quattro posti, ma anche il primo crossover del Cavallino Rampante, caratteristiche che la proiettano subito nella storia. Al centro la bellezza delle linee ed il rumore del motore, sullo sfondo, ma neanche troppo, le strade sterrate e i vigneti prestigiosi di una delle griffe più importanti del Brunello di Montalcino, ovvero Altesino, altra eccellenza made in Italy di proprietà di Elisabetta Gnudi Angelini, una delle grandi imprenditrici del vino italiano. Nel video si riconosce la Villa, le famose strade bianche tra Altesino e Caparzo, altra azienda di proprietà della famiglia Angelini, la strada costeggiata dai cipressi e sullo sfondo i vigneti e le colline dove nasce uno dei più blasonati vini rossi.
Ferrari e Brunello, due icone del Made in Italy, due simboli universali conosciuti in tutto il mondo. Non è un caso che si siano incontrati in uno dei luoghi più belli della Val d’Orcia patrimonio Unesco. Come hanno spiegato Elisabetta ed Alessandra Gnudi Angelini, in volo per New York, per partecipare alla “Wine Experience” by Wine Spectator, “siamo molto orgogliosi che un brand di eccellenza italiana nel mondo, come la Ferrari, che solitamente non esce mai dai suoi territori, abbia scelto la nostra azienda, Montalcino e la Val d’Orcia come sfondo per il lancio del loro primo Suv, la Purosangue”.
Una scelta, quella della mitica casa automobilistica fondata da Enzo Ferrari, che conferma ancora una volta di più l’appeal di Montalcino, uno dei più grandi territori del vino a livello mondiale, incastonato in una cornice di bellezze naturali che non finiscono mai di stupire.
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