Il prestigio di un grande vino come il Barolo, la storia dei vigneti da cui nasce, quelli della Vigna Gustava del Castello di Grinzane Cavour, che fu del Conte Camillo Benso di Cavour, il primo Presidente del Consiglio del Regno d’Italia, il fascino dell’acquisto “en primeur” di un vino ancora in divenire, in botte, ma destinato ad essere eccellenza, la firma di un grande artista, come Michelangelo Pistoletto, e la beneficenza: tutto questo è “Barolo en primeur”, che dopo il debutto nel 2021, con 660.000 euro raccolti devoluti a 17 cause benefiche, torna di scena domani, mettendo in asta, accanto ad altre 15 barriques della Vigna Gustava - curate dalla regia enologica di Donato Lanati, uno dei più grandi enologi italiani di sempre e visionario, con il suo Centro di ricerca Enosis Meraviglia - anche 1.200 bottiglie di oltre 70 produttori del Consorzio del Barolo e del Barbaresco, raggruppati in 10 lotti “comunali” (Treiso-Alba, Neive, Barbaresco, Novello, Roddi-Verduno, La Morra, Castiglione Falletto-Diano d’Alba, Monforte d’Alba, Serralunga d’Alba, Barolo. L’asta, progetto voluto e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (che, quest’anno, celebra 30 anni di vita), in collaborazione con la Fondazione CRC Donare, sarà battuta domani, 28 ottobre, da Christie’s, nel Castello di Grinzane Cavour, dalle ore 18, in collegamento con New York. Sotto al martello andranno 14 barriques della vendemmia 2021 che verranno assegnate a chi vorrà sostenere uno dei progetti solidali del 2022 già parte del progetto, o a chi vorrà scegliere una “buona causa’ di proprio interesse. La quindicesima barrique sarà, invece, battuta nell’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, sempre dal Castello di Grinzane Cavour e in live streaming con Hong Kong: questa volta il ricavato sarà donato alla charity internazionale “Mother’s Choice” che opera dal 1987 in favore dei bambini orfani e delle giovani donne in difficoltà.
Il wine critic e ceo di Vinous Antonio Galloni ha assegnato alle barriques della vendemmia 2021 della Vigna Gustava un punteggio medio che va da 92 a 94; si tratta di un range, essendo un vino ancora in affinamento obbligatorio. La novità dell’edizione 2022, come detto, è la partecipazione all’asta solidale anche di oltre 70 produttori del Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani che doneranno al progetto di solidarietà 1200 bottiglie. Le cantine, unite sotto il nome del Comune di produzione, aggiungeranno all’asta 10 lotti comunali, composti dalle loro più pregiate bottiglie di Barolo e Barbaresco, sempre della vendemmia 2021. In questo modo il progetto “Barolo en primeur” si rende accessibile a una più ampia platea di donatori: la base d’asta dei lotti comunali varia dai 2.000 euro del lotto dei Comuni di Treiso e Alba, composto da 36 bottiglie da 0,75 litri e 6 jeroboam da 3 litri, ai 18.000 euro del lotto del Comune di Barolo, composto da 192 bottiglie da 0,75 litri, 37 magnum da 1,5 litri e 7 jeroboam da 3 litri.
Il ricavato dei lotti comunali sarà devoluto alla Scuola Enologica di Alba che, da sempre, utilizza la vigna Gustava per la formazione sul campo degli studenti, le nuove leve dell’enologia italiana. “Con lBarolo en primeur 2022 la Fondazione Crc afferma la propria sensibilità in ambito sociale e sostiene il comparto vitivinicolo, uno degli asset strategici della provincia di Cuneo. Una felice intuizione ha creato una combinazione unica dove progetti di utilità sociale incontrano il nostro territorio attraverso uno dei suoi prodotti più noti, il Barolo. A tutto ciò si aggiunge la collaborazione di un artista come Michelangelo Pistoletto, che impreziosirà le bottiglie con originali etichette. Sulla scorta degli importanti risultati della prima edizione abbiamo lavorato - spiega Ezio Raviola, presidente della Fondazione CRC - per confermare Barolo en primeur come un evento di prestigio di respiro nazionale e internazionale, capace di coinvolgere un numero sempre più ampio di filantropi, collezionisti, investitori e cultori del nostro pregiato vino e radicarsi sul territorio: siamo, quindi, lieti di poter contare quest’anno sull’adesione diretta dei produttori di Barolo”.
“L’entusiasmo delle oltre 70 cantine che hanno aderito all’iniziativa - commenta Matteo Ascheri, presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani - conferma che siamo sulla strada giusta, ovvero la partecipazione dell’intero “Sistema Barolo e Barbaresco” ad un progetto innovativo che, grazie alla reputazione del Barolo e del Barbaresco a livello nazionale e internazionale, assicura risorse significative a progetti di interesse collettivo, entrando nel contempo in maniera strutturata nel comparto dei fine wine”.
Focus - Barolo en primeur, il valore “Solidale”
Barolo en primeur è una iniziativa solidale innovativa, frutto della missione congiunta di Fondazione CRC e Consorzio che intendono operare a favore del proprio territorio e in parallelo ampliare la visione a livello nazionale e internazionale, aprendo nel contempo la strada in Italia al concetto di vendita en primeur. Una opportunità unica per cultori del vino, collezionisti, investitori e filantropi e un modello innovativo di valorizzazione del comparto enologico italiano che, unendo la solidarietà al prestigio di un vino in affinamento, rimarca l’importanza di fare sistema come mezzo per la promozione di un territorio vocato come le Langhe. I beneficiari delle donazioni dell’edizione 2022 - progetti e iniziative di utilità sociale negli ambiti della salute, della ricerca, delle arti e della cultura, dell’inclusione sociale e della salvaguardia del patrimonio culturale - spazieranno da associazioni che prestano la loro preziosa attività a livello territoriale a grandi enti che operano in tutto il mondo. Tra questi si segnalano l’Associazione Robert F. Kennedy Foundation of Italy Onlus, per un progetto di educazione alla cittadinanza attiva per stimolare i giovani al cambiamento e alla sostenibilità e la Cooperativa sociale “Lunetica” ONLUS di Bra, per il progetto “Scuola di Quartiere - Reloader”, a supporto di ragazzi/e con difficoltà sociali e comportamentali. Oltre ai beneficiari che verranno individuati prima dell’evento e associati ad alcune barriques, ci sarà la possibilità, per coloro che vinceranno la gara di generosità, di decidere a quale progetto destinare il ricavato.
Focus - Barolo En Primeur, il valore “Enologico”
Il Laboratorio Enosis Meraviglia di Donato Lanati guida l’intero percorso tecnico, dalla maturazione delle uve alla vinificazione e al successivo affinamento. Nella Vigna Gustava, suddivisa in quattro macro-particelle in funzione dell’altitudine e dell’esposizione, Donato Lanati ha deciso di adottare due differenti criteri per la raccolta delle uve distinguendo tra ceppi storici - impiantati oltre 50 anni fa - e giovani e tra le microzone interne, individuate in base al differente dialogo delle radici delle viti con i microorganismi, i microelementi e le sostanze organiche presenti nelle diverse porzioni di terreno. Il risultato è che ognuna delle 15 barriques, pur provenendo dalla stessa vigna, avrà così la sua personalità unica e riconoscibile.
Focus - Barolo En Primeur, il valore “Artistico”
Prosegue il progetto dell’etichetta d’artista. Dopo il coinvolgimento nel 2021 di Giuseppe Penone, l’etichetta di Barolo en primeur 2022 sarà disegnata ad hoc da Michelangelo Pistoletto, protagonista e animatore del movimento artistico dell’Arte Povera, insignito di diversi riconoscimenti e autore della grande opera collettiva e partecipata “Il Terzo Paradiso”. Al termine dei quattro anni di affinamento, nel 2025, le circa 300 bottiglie derivanti da ogni barrique, così come le bottiglie dei produttori, saranno consegnate agli aggiudicatari numerate e vestite dall’opera di Pistoletto "Rosa del Terzo Paradiso - 2022” che, partendo dal simbolo del Terzo Paradiso (costituito dall’incontro di due cerchi nel terzo cerchio centrale, che li mette in relazione dinamica) lo moltiplica per tre, mantenendo un unico cerchio centrale. Il disegno rappresenta quindi una ruota di Terzi Paradisi, il cui aspetto può suggerire quello di una rosa.
Focus - Barolo En Primeur, il valore “Economico”
Un investimento in un progetto benefico che ha come ritorno un vino da investimento. Le bottiglie che, al termine dei 4 anni di affinamento, i donatori avranno nella loro disponibilità sono destinate, nel tempo, a crescere in valore sia qualitativo - grazie al terroir storicamente vocato a Barolo e alla competenza di Donato Lanati, enologo di fama mondiale che segue tutto il processo di vinificazione - sia economico, rappresentando di fatto un asset che si rivaluta nel tempo grazie alla sua unicità - la finalità benefica e la rarità del vino in primis - sancita da un’etichetta d’artista, appositamente realizzata per l’edizione 2022 del progetto. A ogni barrique sarà inoltre annesso un Nft (Non Fungible Token), certificato di autenticità digitale garantito tramite blockchain, coniato da Antonio Galloni, il critico enologico di fama mondiale e Ceo di Vinous, presente il 28 ottobre da New York e che presenterà in video le singole caratteristiche e differenze delle 15 barriques.
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