C’è la Stanza n. 102 dedicata al Cannonau, dove lo street artist Web3 ha rappresentato i simboli sardi che inneggiano la qualità e la provenienza del vino, dal profilo della Sardegna alla maschera dei mamuthone, ma anche la veduta prospettica di una cantina per valorizzare il processo di invecchiamento. Nella Stanza n. 110, invece, Trickynauta by Mariano immagina il Brunello di Montalcino in un vero e proprio “Baccanale contemporaneo” in vigna, i cui protagonisti sono stravaganti fashion victims vestiti Saint Laurent, Celine, Prada e Bottega Veneta alle prese con una vendemmia punk. Il Nero d’Avola? Nella Stanza n. 114, firmata dal writer Deboyo, fuoriesce dalla bottiglia e si estende tutto intorno al rudere di un’antica tonnara simbolo della città di Avola e nelle volte della stanza. Ma si va dalla “wine room” del Barolo a quella del Prosecco. Il 23 marzo, a Castel d’Azzano, a pochi passi da Verona ed a pochi giorni da “Vinitaly 2023” (2-5 aprile), inaugura il Muraless Art Hotel, il primo e unico al mondo interamente dedicato alla Street Art, visitato, oggi, in anteprima, da WineNews. Ad accogliere gli appassionati di vino e arte, è la facciata firmata da Thierry Guetta, alias Mr Brainwash, prima opera muraria in Italia di uno degli street artist più quotati al mondo (che parteciperà a Verona il 23 marzo alla “firma” dell’”hotel-opera d’arte”, ndr).
Una struttura ricettiva ma non solo. Con le sue oltre 90 stanze, gli spazi comuni, la facciata esterna interamente dipinta, il Muraless Art Hotel punta ad essere un vero e proprio “tempio” della Street Art, una “galleria vivente” dedicata all’arte urbana e ai suoi protagonisti, oltre 50 street artist di fama nazionale e internazionale. Un progetto unico, nato dalla volontà di Gianmaria Villa di ridare vita all’ex Hotel Cristallo, grazie all’amicizia con l’art advisor Luigi Leardini (@le_art_dini), pensato per esaltare attraverso i codici della “pittura di strada” di writers di fama mondiale il genio del made in Italy in tutte le sue sfaccettature, dal vino all’opera lirica, dal cinema ai motori, dall’arte all’architettura, dal design alla storia, dalla scienza al cibo, dalla moda alla musica, in un’esperienza immersiva nell’eccellenza italiana, tra fantasia e realtà, unica nel suo genere.
Fiore all’occhiello del Muraless Art Hotel è l’opera unica e site specific di Mr. Brainwash, uno degli street artist più richiesti e riconosciuti a livello internazionale, le cui quotazioni sono in continua crescita, e che, dopo il successo del documentario candidato agli Oscar “Exit through the gift shop” (2010), realizzato in collaborazione con Banksy, ha fatto sorgere la domanda sorge spontanea: “Mr Brainwash è Banksy?”.
Ma l’Hotel, grazie alla curatrice e critica d’arte Chiara Canali in collaborazione con la galleria Deodato Arte di Milano, coadiuvata da Andrea Zamengo (Chill Surrealist) e con la project manager Laura Sancassani, vanta storiche firme del writing italiano come Joys, Etnik, Wubik, Frode, Gatto, Mister Thoms e MrFijodoor, nomi della Street Art e del Muralismo come Neve, Cheone, Vesod, Seacreative, Refreshink, Casciu, Luca Font, Ufo5 e Ale Puro, e gli esponenti delle nuove generazioni come Chill Surrealism, Luogocomune, Rise e Soler, accanto a protagoniste femminili del calibro di Coquelicot Mafille, Nais, Senso e Octofly. Ma anche Agron Hoti, artista visuale contemporaneo di fama internazionale che con la sua tecnica crea esplosioni di colore di rara energia firma il pavimento della hall.
“Gli autori sono stati chiamati a interpretare, con spray e pennello, le eccellenze del made in Italy - spiega Canali - e passando da una stanza all’altra si possono contemplare i classici dell’arte italiana quali Botticelli, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Tiziano, Caravaggio, Tiepolo, Canova, Modigliani, De Chirico e Depero. Si rimane inebriati dalle scenografie e dalle atmosfere della “Turandot”, della “Traviata”, del “Rigoletto”, del “Barbiere di Siviglia” e di “Madama Butterfly”; si può fare un tuffo nella storia della Roma dei mosaici pompeiani o dei Papi, oppure si può scoprire la storia dei grandi navigatori e, ancora, commemorare episodi di vita dantesca; si possono conoscere le invenzioni di alcuni celebri scienziati italiani come Guglielmo Marconi (radio), Alessandro Volta (pila), Antonio Meucci (telefono) e Margherita Hack. Per gli amanti del cinema, si va da Monica Vitti ad Anna Magnani e Massimo Troisi, ai retroscena sul set di alcuni registi come Sergio Leone, Federico Fellini o Pier Paolo Pasolini. E ancora moda, motori, design ed enogastronomia, con le avvolgenti stanze dedicate ad alcuni prodotti tipici italiani quali la pizza, il gelato, il caffè, il tortellino, il pandoro di Verona e, naturalmente, il vino”. Un’opera d’arte, omaggio al Belpaese, il cui concept potrebbe essere declinato anche all’estero, come in una sorta di catena alberghiera dell’arte di ogni Paese, adeguandolo alla sua identità. “In questo momento non abbiamo in progetto altre iniziative, ma non ci poniamo limiti - spiega la società del Muraless Art Hotel, composta da un gruppo di persone veronesi, accomunata dall’amore per la propria città, dal buon gusto e dalla passione per l’arte - siamo comunque orgogliosi di essere un’“Opera Prima”, avendo dato vita ad un’iniziativa unica in tutta la galassia conosciuta”.
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