“Il progetto Aramaicos è nato qualche anno fa. Nel nostro gruppo finanziario e immobiliare, abbiamo una Fondazione che raccoglie opere d’arte sia di pittura che scultura, dove il vino è spesso protagonista: in particolare, due opere, una testa in bronzo di Papposileno di età ellenistica e una statua romana di Dioniso del II secolo d.C., ci hanno spinto ad approfondire la storia del vino. E abbiamo pensato di produrne uno, grazie all’amicizia con l’enologo Riccardo Cotarella”. Lo ha detto, a WineNews, l’imprenditore Valter Mainetti, azionista di riferimento e ad del Gruppo Sorgente, editore del quotidiano “Il Foglio”, e produttore di vino con la moglie Paola, raccontando il progetto Aramaicos, nelle Coteaux des Baronnies nel Sud-Est della Francia, a Nyons, nel solco della tradizione imprenditoriale di famiglia, con interessi dall’Europa agli Usa, concentrati nel campo della finanza immobiliare, nella valorizzazione del patrimonio culturale e nella protezione dell’ambiente, messe in atto con la Fondazione Sorgente Group che custodisce la prestigiosa collezione di opere d’arte di famiglia, nata negli Anni Trenta del Novecento. Un progetto enologico nel quale anche il vino si fa arte e che, con l’enologo di fama internazionale Riccardo Cotarella alla regia di vigna e cantina, ha portato alla nascita dell’Igp Coteaux des Baronnies Rouge “Les Deux Lévriers” 2017, presentato nei giorni scorsi a Roma, da una selezione delle migliore uve Merlot, Cabernet Sauvignon e Syrah, invecchiate per un anno nei migliori legni francesi e in bottiglia per quattro lunghi anni, unendo la tradizione italiana e francese.
Produrre vino con arte, e diffonderlo con cultura in quanto elemento di coesione sociale e di interesse culturale ed espressione della creatività umana, nella convinzione che tutelare e diffondere la conoscenza della storia, dell’arte e del valore paesaggistico dei territori, coniugando business e bellezza, rappresenti il vero valore aggiunto per le aziende, è la filosofia alla base del progetto Aramaicos. “Il vino, quando viene prodotto in maniera molto seria, è un prodotto di alta qualità che racchiude in sé una serie di lavorazioni importanti e un artigianato di grande livello, e in Italia come in Francia si lega a territori privilegiati, densi di arte e di viticoltura, di cui risente. E poiché il vino di alta qualità ha anche un valore aggiunto, per quanto riguarda il business, la sua produzione è un’operazione importante. La nostra è per ora una piccola produzione, nel nostro gruppo, ma se il progetto va bene vedremo di ingrandirla”, spiega Valter Mainetti. Aggiungendo, sul fatto che forse mai come in questo momento l’Italia sta puntando tutto sulla sua bellezza, sul nostro patrimonio culturale storico ed artistico e paesaggistico, ma anche sull’enogastronomia, che “ho un ricordo di un’Italia di 35 anni fa che non si era organizzata bene come adesso” nel preservarla, comunicarla e promuoverla, mentre “oggi vedo che i giovani sono molto bravi e riescono a coniugare la loro energia con le grandi tradizioni in campo gastronomico e del vino. Sui monumenti e le opere d’arte, si può fare sempre di più perché il nostro patrimonio artistico è immenso, ma credo che si stia facendo uno sforzo massimo sia da parte pubblica che privata”.
Per Paola Mainetti, madrina e ideatrice del progetto Aramaicos, nonché vicepresidente della Fondazione Sorgente Group, “la nuova etichetta “Les Deux Lévriers” è vanto del nostro amore per la Francia e per la qualità dei suoi prodotti”. “Un grande rosso - spiega Riccardo Cotarella - che nasce dalla selezione severa, già dalla raccolta, dei grappoli di Merlot, Cabernet Sauvignon e Syrah. Si scelgono solo gli acini migliori perché questo vino ha un solo obiettivo, quello di raccontare un territorio meraviglioso come quello delle Coteaux des Baronnies attraverso un progetto di alta qualità. Viene realizzato interamente in Francia, le uve una volta raccolte vengono vinificate in una delle cantine con cui collaboro da anni. Quella che presentiamo è l’annata 2017, la prima di una lunga serie”.
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