L’inflazione, seppur con meno intensità rispetto ai mesi scorsi, pesa sul carrello della spesa, così come il caro energia. Le famiglie con figli sono quelle che ne accusa di più gli effetti, eppure si cerca di razionalizzare, e guardare sempre più alla salubrità di quello che si porta in tavola, puntando di più su frutta e verdura fresca, e carne, tagliando liquori e vino. E guardando con sempre maggiore attenzione alla Marca del distributore, che per molti è sinonimo di qualità e sicurezza a prezzi più bassi rispetto alle marche commerciali. E per informarsi sulle promozioni, a dispetto dell’era digitale e degli smartphone sempre in mano, la via prediletta resta il classico volantino cartaceo, che è ancora il primo strumento per informarsi sulle promozioni e in un terzo dei casi porta direttamente all’acquisto. Emerge dalla ricerca dell’Istituto di ricerca sociale e di marketing Eumetra, secondo cui la “razionalizzazione” è il filo conduttore della spesa degli italiani e, in particolare, tra i due segmenti più rilevanti per il futuro del Paese: Millennials (54%) e famiglie con figli (61%), che vedono oggi il proprio carrello più vuoto rispetto a un anno fa.
“Inflazione, costi dell’energia e scenari economici internazionali incerti - commenta Matteo Lucchi, ad Eumetra - hanno modificato le abitudini di spesa degli italiani preoccupati soprattutto dall’incremento delle spese per la casa (oltre il 50% dei Millennials e delle famiglie con figli), dalle visite mediche che hanno rinviato (oltre 3 famiglie con figli su 10) e dalla perdita del lavoro per il 15% dei Millennials. Questo scenario porta circa il 40% di giovani e famiglie con figli a comprare al supermercato marche in promozione o meno costose. Le famiglie con figli in particolare (4 su 10) hanno percepito un aumento dei prezzi di oltre il 20%”.
Come detto, si guarda sempre di più alla marca del disributore, per far quadrare qualità, salubrità e conti. “Il 37% delle famiglie con figli e il 35% dei Millennials coinvolti nell’indagine Eumetra dichiarano di comprare più prodotti a marchio del distributore rispetto a un anno fa, a scapito dei prodotti di marca che oggi il 10% delle famiglie con figli non compra più. La marca del distributore è ritenuta più conveniente dalle famiglie con figli, sia perché costa meno, ma anche e soprattutto perché viene considerata capace di sostituire i prodotti di marche più note”, spiega la ricerca.
“Esiste una correlazione - ha aggiunto Lucchi - tra la percezione del nostro futuro familiare, lavorativo o reddituale e come spendiamo “oggi”: il carrello della spesa di questo fine settimana dipende da come ci vediamo tra sei mesi-un anno. Sono certamente le famiglie con figli che oggi soffrono i maggior timori relativi al proprio futuro. La dimensione dell’essere genitori impatta significativamente sul carrello della spesa. Questo offre un’indicazione molto utile per le aziende della Gdo: analizzare il sentiment verso il futuro e tracciare come evolve la struttura familiare dei propri clienti, dice molto su come organizzare lo scaffale domani”.
Tra le curiosità, emerge che in tempo di digitale, annunci social e smartphone sempre connessi, il caro vecchio volantino cartaceo resta fondamentale. Oltre il 60% dei Millennials e il 65% delle famiglie con figli si informa abitualmente sulle promozioni di un punto vendita attraverso il volantino cartaceo che trova direttamente al supermercato. “La ricerca Eumetra sul mondo della grande distribuzione evidenzia, inoltre, che anche i volantini a domicilio mantengono la loro forza (utilizzati dal 49% dei Millennials e dal 58% delle famiglie con figli). Non solo, il volantino porta il consumatore direttamente all’acquisto: il 30% di Millennials e famiglie con figli dichiarano oggi di acquistare un prodotto perché lo ha visto sul volantino promozionale”.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024