È l’ultima isola-carcere in Italia, e l’unica in Europa, istituita oltre un secolo e mezzo fa, nel lontano 1869, ma, dal 2012, è soprattutto “L’Isola che c’è”, grazie ad un progetto in cui il vino è strumento di riscatto che insegna che cambiare vita si può. È il Progetto Sociale di Frescobaldi a Gorgona, nato in collaborazione tra la storica famiglia del vino italiano con la casa di reclusione dell’arcipelago toscano, e che celebra la vendemmia n. 11 entrando nella seconda decade e stappando, come da tradizione in giugno all’inizio dell’estate, il nuovo Cru, il bianco di Vermentino e Ansonica annata 2022, prodotto in 9.000 bottiglie dalla Tenuta Marchesi Frescobaldi insieme ai detenuti della colonia penale come un’altra possibilità per riavvolgere il nastro della propria vita: imparare un mestiere, passare il tempo in modo proficuo e credere nel domani. Un vino “attraente e selvaggio” come la natura che si tuffa nel Mar Tirreno, ma che sa di riscatto, intriso di speranza e voglia di rivalsa.
“Questo progetto ci rende ogni anno più orgogliosi e con la vendemmia 2022 siamo entrati nella seconda decade del Progetto Sociale - spiega Lamberto Frescobaldi, presidente della Marchesi Frescobaldi - abbiamo l’opportunità unica di vivere quest’isola straordinaria, qui a Gorgona nei profumi e nei sapori c’è tutto: l’amore per l’isola, la cura e la passione dell’uomo, la speranza di una vita migliore, l’influenza del mare e un’ambiente meraviglioso. Sono poco più di due ettari di vigna e danno vita a un vino inimitabile ed esclusivo simbolo di speranza e libertà che si amplifica in tutto il mondo. A Gorgona c’è l’unicità di questa terra e di un progetto che con la produzione di un numero davvero esiguo di bottiglie non finisce mai di regalare emozioni. L’etichetta di Gorgona vuole essere “l’edizione straordinaria” dell’isola, raccontandone ogni anno un aspetto differente. Con Gorgona 2022 ci siamo concentrati ancora sulla straordinaria biodiversità che questa minuscola isola riesce a custodire. La vendemmia n. 11 di Gorgona ci racconta le orchidee, sull’isola ne troviamo molte varietà che fioriscono in momenti diversi”.
Gorgona nasce in un piccolo vigneto di due ettari e mezzo meravigliosamente esposto ad Est e protetto dai venti, piantato nel 1999 e, successivamente nel 2015 e 2018, riportato a produzione con la supervisione degli agronomi e degli enologi di Frescobaldi e coltivato dai detenuti, e dove le varietà Vermentino e Ansonica sono da sempre le protagoniste indiscusse di questo vino che racchiude in sé l’essenza dell’isola. Ma, del resto, un luogo così poteva generare solo un vino incredibilmente unico.
Focus - Da Andrea Bocelli a Giorgio Pinchiorri, i “testimonial” del vino del riscatto
Il grande tenore Andrea Bocelli ha voluto realizzare il testo e firmare l’etichetta della vendemmia 2013, raccontando come “l’arcipelago toscano è un paradiso terrestre di cui Gorgona è la perla d’Afrodite più selvaggia e luminescente. Dietro la sua scontrosità apparente, l’indicibile seduzione di profumi e silenzi, ed una natura che commuove per la sua forza, per la sua pubertà eterna. E intorno, acqua e sale, a riflettere i messaggi del cielo, a stringere i lacci alle vele”.
Simonetta Doni dello Studio Doni & Associati, tra i pochissimi studi grafici internazionali specializzati nel design di etichette di vini, ogni anno partecipa donando la veste grafica del vino interpretando, con un team altamente specializzato dalla specifica sensibilità culturale e artistica, le caratteristiche che rendono unici il progetto e la sua isola.
Giorgio Pinchiorri, patron della storica Enoteca Pinchiorri a Firenze, uno dei ristoranti italiani più conosciuti al mondo, tre Stelle Michelin, partecipa al progetto scegliendo di contribuire, con la sua cucina esclusiva, a promuovere il patrimonio enogastronomico dell’isola della Gorgona.
Argotractors, società del Gruppo Argo nata nel 2007 con l’obiettivo di creare un polo trattoristico di valenza mondiale, ha donato un trattore da vigneto per le attività da svolgere sull’isola.
Focus - La storia della rinascita della vite a Gorgona
Il Progetto Sociale Gorgona nasce nell’agosto 2012 grazie alla collaborazione tra Frescobaldi e Gorgona, unica isola-penitenziario in Europa. Qui i detenuti trascorrono l’ultimo periodo di pena, lavorando a contatto con la natura per sviluppare professionalità che facilitino il reinserimento nella realtà lavorativa e sociale. Intorno ad un piccolo vigneto, nel cuore di un anfiteatro da cui si domina il mare, inizia il progetto il cui obiettivo è permettere ai detenuti di fare un’esperienza concreta e attiva nel campo della viticoltura, con la collaborazione e la supervisione degli agronomi ed enologi Frescobaldi. Gorgona Rosso vede la luce con la vendemmia 2015, da alcuni filari di Sangiovese e Vermentino Nero, coltivati in agricoltura biologica ed affinati poi in Orcio in terracotta. Oggi il vigneto ha un’estensione di quasi due ettari e mezzo, di cui uno iniziale ed un secondo impiantato nel 2015. Da questo vigneto di Vermentino e Ansonica nasce Gorgona, frutto dell’unicità del luogo, del lavoro dell’uomo e simbolo di speranza e libertà.
Focus - Timeline del Progetto Sociale Gorgona
A maggio 2013 la prima vendemmia di Gorgona (2012) è stata presentata al Dap di Roma e a settembre dello stesso anno anche il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano ha ricevuto la Magnum numero “0” in omaggio dallo stesso Lamberto Frescobaldi.
A giugno 2014 Frescobaldi ha firmato un contratto di collaborazione con l’amministrazione penitenziaria per 15 anni, ed ha assunto due detenuti che lavorano in vigna a Gorgona e che sono stipendiati direttamente dall’azienda.
A febbraio 2015 i detenuti, coordinati dagli enologi di Frescobaldi, hanno impiantato un altro ettaro di Vermentino sull’isola con l’obiettivo di coinvolgere nel lavoro in vigna più persone ed ottenere (tra 4 anni) un vino di qualità migliore. Gli ettari vitati diventano quindi 2,3.
A giugno 2018 viene presentata la vendemmia n. 6 di Gorgona, la 2017. La produzione è di 9.000 bottiglie e l’etichetta è dedicata alla fauna presente sull’isola. Una biodiversità armoniosa perfettamente acclimatata: dal coniglio selvatico, al falco pellegrino, al gabbiano reale che hanno eletto Gorgona come luogo dove nidificare.
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