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Il Sole 24 Ore

Feudi di San Gregorio compra la cantina Galardi rafforzamento nel Sud … Rilevati 10 ettari di vigneti a 500 metri di altezza nella zona di Caserta… Valorizzazione e posizionamento anche per i vini del Sud. Rientra nel solco di alcune grandi e recenti operazioni di M&A come l’accordo tra Antinori e Jerman, quello dei francesi di Epiche dopo la cantina Biondi Santi hanno rilevato anche Isole e Olena, o in Valpolicella l’ingresso di Tommasi in Nicolin, l’acquisizione effettuata ieri da Tenute Capaldo (cui fa capo la azienda irpina Feudi di San Gregorio) dell’azienda Galardi, la cantina che produce dell'iconico vino campano Terra di Lavoro. Un'etichetta nata nel 1994 dalla consulenza dell’enologo Riccardo Cotarella a base di uve Aglianico e Piedi-rosso e che nel giro di pochi anniha scalato classifiche e guadagnato notorietà internazionale grazie ai riconoscimenti prima di Luigi Veronelli e poi di Robert Parker che nel 2001 accredito il Terra di Lavoro di ben 99 punti. Da allora il vino di punta della famiglia Galardi è diventato una vera e propria chicca enologica irrinunciabile nelle carte dei vini della grande ristorazione in particolare al Sud. Un’operazione che consente a Cantine Capaldo (tra le prime aziende del Sud, con oltre 300 ettari di vigneti, 30 milioni di fatturato ed export in 50 Paesi) un ulteriore rafforzamento nei vini premium. Fanno parte di Tenute Capaldo oltre a Feudi di San Gregorio anche Campo alle Comete a Bolgheri, la cantina biologica del Vulture, Basilisco, e la linea di spumanti metodo classico DUBL prodotti da varietà autoctone campane. Galardi produce 30mila bottiglie da 10 ettari di vigneti che si estendono a un'altitudine di 500 metri sul versante occidentale del vulcano di Roccamonfina nell'area della provincia di Caserta che si estende verso il golfo di Gaeta. Per 25 anni e si è concentrata su un'unica etichetta, il Terra di Lavoro e solo a partire dal 2017, sull’esempio dei grandi chateau bordolesi, ha deciso di produrre un secondo vino, il Terra Rosso. Col passaggio a Tenute Capaldo la conduzione della cantina resterà a una delle famiglie fondatrici con Allegra Selvaggi, già impegnata in azienda e che ne sarà amministratore delegato. “La nostra filosofia - ha commentato Allegra Selvaggi - è riassunta nella nostra etichetta Terra di Lavoro e punta a ridare dignità a questa porzione di territorio campano e alla sua storia. Sono certa delle grandi opportunità per la nostra cantina che verranno con l'ingresso in un gruppo col quale ho trovato piena sintonia in termini di valori e di filosofia aziendale”. “Terra di Lavoro - ha aggiunto il presidente di Tenute Capaldo, Antonio Capaldo - è sempre stato fonte di ispirazione per me e, oggi, poter contribuire al suo futuro è motivo di grande entusiasmo. Grazie alla nostra esperienza internazionale rafforzeremo la ricerca dell'eccellenza che da sempre è la cifra di Ga-lardi e che l'ha portata a produrre vini raffinati e autentici”.

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