Da Osaka a Londra, passando per Hanoi, Singapore e Bologna, città diverse ma accomunate da un fattore che porta gioia ai buongustai in viaggio per il mondo, ovvero fare un’esperienza culinaria di livello ma non impossibile per le proprie tasche. D’altronde non c’è viaggio pianificato che non preveda una sosta al ristorante per provare i piatti tipici del territorio dove siamo ospiti. Fa parte dei desideri di ogni turista anche perché se non si conosce la cucina del posto è come se mancasse qualcosa o vivere un’esperienza a metà. Eppure in un periodo in cui per molti anche una breve vacanza può rappresentare un lusso, trovare l’equilibrio tra buona cucina e prezzo accessibile rappresenta una sfida e forse anche uno dei motivi di successo dei siti che propongono recensioni. Gli italiani quando si parla di cibo hanno pochi rivali e sono esigenti, non a caso, secondo Skyscanner, piattaforma che aiuta gli utenti a pianificare e prenotare esperienze con facilità e sicurezza, quasi la metà dei cittadini del Belpaese (49%) sceglierebbe di viaggiare verso una destinazione specifica solo per provare un determinato ristorante e il 24% lo ha già fatto (di più degli inglesi, fermi all’11%). A confermarlo, il crescente trend dei “Buongustai al risparmio”, evidenziato, proprio da Skyscanner, nel suo ultimo report “Travel Trends: Ridefinire il valore del viaggio attraverso l’esperienza”.
Gustare la cucina locale e provare specialità autentiche sono due delle attività più gettonate dai viaggiatori italiani che si recano all’estero, e il 50% afferma di preferirlo a quasi tutto il resto. Però c’è da trovare la quadra tra desiderio e realtà, i viaggiatori italiani ritengono infatti che l’alta cucina sia al di fuori della loro portata stimando un’esperienza culinaria di alto livello a 65 euro a persona che non si allinea con il loro budget di spesa in vacanza che è in media di 46 euro a pasto. “La buona notizia, però, è che in sempre più località sono presenti Stefano Maglietta, Travel Insights Expert di Skyscanner - ristoranti economici di alta qualità, ideali per rendere realtà il sogno dei buongustai - ha commentato . Per esempio, ad Osaka ci sono 93 ristoranti stellati, di cui 80 a una stella, molti dei quali sono veramente economici. C’è, quindi, un’ampia possibilità di vivere un’esperienza gastronomica a basso costo”. Osaka, terza città del Giappone per numero di abitanti dopo Tokyo e Yokohama, metà emergente tra i desideri italiani e nota anche come “la cucina del Giappone”, è al primo posto tra le “cinque mete imperdibili per i buongustai al risparmio” suggerite da Skyscanner. Ma subito dietro troviamo Bologna, la culla del tortellino, straordinaria città con una tradizione culinaria con pochi eguali tra salumi, tagliatelle, ragù e preparazioni artigianali che la elevano ad una delle capitali mondiali del gusto. Per un autentico tuffo nella gastronomia bolognese viene segnalata “La Trattoria di Amerigo” (che si trova a Savigno, ndr) che vanta una stella Michelin. E poi Singapore, tappa fissa per gli amanti dei noodles e dove insistono 55 ristoranti stellati e 79 Bib Gourmand. Syscanner cita il “Tai Hwa Noodle, locale insignito di una stella Michelin dove si spendono meno di 9 euro per un pasto completo”.
Non poteva mancare Londra, metropoli cosmopolita e babele di sapori da tutto il mondo ma anche capitale con oltre 70 ristoranti stellati di Londra. Tra questi, riporta Skyscanner, “ce ne sono due che si distinguono per la loro cucina di qualità ad un costo accessibile”, ovvero il “Barrafina” e il pub stellato “The Coach”. Si vola in Vietnam, precisamente nella capitale Hanoi, al sesto posto nella classifica italiana delle mete più popolari nel prossimo anno. Qui viene consigliato il ristorante “Tầm Vị” dove “è possibile gustarsi un’ottima cena stellata a base di piatti tipici della cucina del Vietnam del Nord ad un costo di soli 30 euro”.
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