“L’allegoria e gli effetti del Buono e del Cattivo Governo”: è il capolavoro di Ambrogio Lorenzetti a Palazzo Pubblico a Siena, ad ispirare “Linea Verde” (14 gennaio, ore 12:20, puntata il cui regista è Luciano Sabatini e l’autore è Carlo Cambi), il programma di Rai 1 che da 40 anni ogni domenica racconta i territori, l’agricoltura e le eccellenze enogastronomiche dell’Italia, colonne portanti dell’economia, al grande pubblico, condotto da Peppone, Livio Beshir e Margherita Granbassi, alla scoperta de “I gioielli della terra di Siena”, raffigurati nel celebre ciclo di affreschi. Dal vino all’olio, dal tartufo bianco all’artigianato delle terracotte, tra Siena, dietro le quinte del Palio, a Montalcino, tra i vigneti di Brunello (alla scoperta della ricolmatura delle vecchie Riserve Biondi-Santi e della Villa rinascimentale di Argiano, dove nasce il vino n. 1 al mondo quest’anno per la rivista Usa “Wine Spectator”), dalle Crete Senesi alla Val d’Orcia.
Sarà un viaggio alla scoperta delle Terre di Siena e dei loro tesori, la prossima puntata di “Linea Verde”, per raccontare al grande pubblico l’Italia più bella, quella delle eccellenze del territorio e delle tradizioni, della ricchezza dei borghi e dell’enogastronomia, grazie ai suoi ascolti record (oltre il 24% di share con 3,4 milioni di telespettatori, nell’ultima puntata del 7 gennaio). E, mentre Peppone sarà nella Siena del Palio, il co-conduttore Livio Beshir andrà a conoscere “i gioielli della Terra di Siena”: dal Brunello di Montalcino (anche con il giornalista Alessandro Regoli, direttore WineNews) al tartufo bianco delle Crete Senesi, ai maialini di Cinta Senese (nell’allevamento di Mario Vigni e Letizia Moretti a Vescona, ad Asciano).
Le telecamere di “Linea Verde” entreranno in uno dei caveau di fine wine più famosi al mondo: quello delle storiche Riserve di Brunello di Montalcino di Biondi-Santi, alla Tenuta Greppo, dove nell’Ottocento è nato il celebre rosso (la griffe, oggi, è di proprietà del Gruppo francese Epi della famiglia Descours, ed è guidata dall’ad Giampiero Bertolini). Ma è qui che è nato anche il rito della ricolmatura delle vecchie Riserve, con vino della stessa annata, la prima volta nel 1927 per le Riserve 1888 e 1891 conservate nel caveau, ma è storica anche quella realizzata nel 1970 con Mario Soldati e Luigi Veronelli. Una pratica introdotta da Tancredi Biondi Santi, artefice della Riserva 1955, unico italiano tra i migliori 12 del Novecento per “Wine Spectator”.
Da Siena, dove Peppone svelerà al grande pubblico il dietro le quinte e la vita di contrada nella città del Palio, alla Val d’Orcia Patrimonio Unesco, lungo la Via Francigena con Margherita Granbassi (con la comunicatrice del territorio Eleonora Ciolfi), passando per le Crete Senesi del tartufo bianco di San Giovanni d’Asso (con il presidente dell’Associazione Tartufai Senesi, Paolo Valdambrini) e della famose terracotte di Petroio (con l’artigiano-artista Moreno Cresti), “Linea Verde” mostrerà al grande pubblico di Rai 1 anche dove nasce il miglior vino al mondo: il Brunello di Montalcino 2018 di Argiano, “Wine of the Year” 2023 per la rivista Usa “Wine Spectator” con Livio Beshir nella Villa rinascimentale di Argiano, progettata dal grande architetto Baldassarre Peruzzi a Montalcino, cantina storica e “museo”, oggi di proprietà dell’imprenditore brasiliano André Santos Esteves, e guidata da Bernardino Sani, con opere d’arte medievali e rinascimentali dei più importanti artisti senesi e fiorentini e una collezione di grandi vini.
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