Vino dell’Oltrepò, ma d’élite, iI Buttafuoco storico trova casa…Canneto, nasce l’enoteca per 90mila bottiglie all’anno. “Il prossimo obiettivo? La Docg” … Una scommessa, come ha ricordato Valter Calvi, uno dei soci fondatori, lanciata nel 1996 e sicuramente vinta come stanno a dimostrare la nuova sede inaugurata ieri ed i numeri (e soprattutto le quotazioni). La sfida, però, continua. È il Buttafuoco Storico, un super vino rosso derivato da quattro uve autoctone dell’Oltrepo Pavese (Croatina, Barbera, Uva Rara e Ughetta di Canneto) coltivate in una piccola enclave di 7 comuni attorno a Broni e Stradella. Oggi i produttori sono 17 e in vendita (invecchiamento minimo 36 mesi) ci sono solo 90mila bottiglie per annata, di cui 5mila consortili ovvero con uve di tutti i produttori. Poco più di 100 bottiglie (156 per la precisione) portano la firma di Gerry Scotti. È un vino di élite per costi e per numeri di mercato. Il prezzo consigliato al pubblico è di 27 euro a bottiglia e viene prodotto secondo un rigido disciplinare con tanto di commissione di campagna, che dopo sopralluoghi diretti decide quando vendemmiare, mentre una commissione di cantina ha l’incarico di decretare il punteggio minimo per meritarsi questo marchio. Ieri all’inaugurazione della nuova sede dell’enoteca, in località Vigalone di Canneto Pavese, è stata anche l’occasione di bilanci e di annunci per nuove sfide. La prossima, caldeggiata da Michele Zanardo, vicepresidente del Comitato nazionale vini Doc e Igp è quella di puntare al riconoscimento come super Doc ovvero Docg (denominazione di origine controllata e garantita). Un riconoscimento che contribuirebbe a consolidare il prestigio di una produzione di nicchia e di elevato valore aggiunto. Dal vicepresidente del Senato e già ministro dell’Agricoltura, Gianmarco Centinaio arriva l’invito a “mantenere l’enclave del Buttafuoco Storico per realizzare concretamente una bandiera dell’enoturismo italiano”. La nuova enoteca è costata 600mila euro grazie anche a fondi del Feasr (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Agricolo) e il cantiere è durato 4 anni. Dotata anche di una piccola cucina, l’enoteca del Buttafuoco Storico è distribuita su due livelli. “La struttura potrà essere ampliata - ricordano il progettista Fabrizio Chiesa Ricotti e il direttore del Consorzio, Armando Colombi - ed è pensata per essere adattabile ad eventuali nuovi esigenze”. All’inaugurazione sono intervenuti anche il consigliere regionale Claudio Mangiarotti, una folta delegazione di sindaci della zona, il consigliere provinciale Andrea Frustagli, il presidente del Distretto del Vino, Fabiano Giorgi e quello dell’Enoteca Regionale Lombarda, Giorgio Allegrini. Dal prossimo 1 marzo entra in carica il nuovo presidente del Buttafuoco Storico (il mandato è triennale e non è mai rinnovabile) Massimo Piovani, che prende il posto di Davide Calvi e, alla prossima edizione del Vinitaly verrà presentata l'annata 2019 di questo super vino che rappresenta il meglio della produzione oltepadana.
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