Promuovere il ruolo del paesaggio come valore aggiunto non riproducibile nei percorsi di formazione dei sommelier e nei criteri di valutazione e descrizione di un vino (aspetto fondamentale che WineNews sostiene da sempre, ndr), al fine di adottare azioni e strategie per migliorare la competitività del settore vitivinicolo italiano a livello globale, nonché di valorizzare quei territori che hanno saputo sapientemente coniugare qualità della produzione viticola e qualità del paesaggio. È l’obbiettivo del protocollo d’intesa (che sarà firmato il 14 marzo al Ministero dell’Agricoltura a Roma) tra l’Ais - Associazione Italiana Sommelier, con il presidente Sandro Camilli, e la Cattedra Unesco “Paesaggi del Patrimonio Agricolo” del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (Dagri) dell’Università di Firenze, con il professore titolare Mauro Agnoletti, che si impegneranno anche a sostenere progetti e iniziative comuni che promuovano il paesaggio e la cultura enogastronomica.
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