02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)
SINERGIE

Le coste della Riviera incontrano le bollicine delle colline di Romagna, grazie al Trebbiano

Il progetto messo in campo da Terre Cevico che punta sul racconto della filiera di produzione da parte soci viticoltori, dall’entroterra al mare
BOLLICINE, EMILIA ROMAGNA, RIVIERA, ROMAGNA, STABILIMENTI BALNEARI, TERRE CEVICO, TREBBIANO, Italia
Le bollicine di Romagna in Riviera con Terre Cevico

Se il suo litorale, oltre ad attrarre visitatori da tutto il mondo, è stato preso come modello di turismo dell’ospitalità, diventando un palcoscenico di storie, vita vissuta e, quindi, un luogo privilegiato per i lavori di cineasti (uno su tutti, il geniale e indimenticato maestro Federico Fellini) e scrittori, le colline della Romagna, che guardano dall’alto il mare, non avranno le stesse “luci dei riflettori” puntate, ma rappresentano, comunque, uno spaccato vitale, economico e sociale del territorio, e sono capaci, attraverso i vigneti, il vino ed il lavoro dell’uomo di esprimere tutta le bellezza del territorio. Dove nasce un “mosaico vinicolo” degno di nota, tra Sangiovese, Albana e anche il Trebbiano, il vitigno a bacca bianca più in forza della Romagna, i cui ettari di superficie (oltre 15.000 dei 28.000 totali) ne sanciscono la leadership territoriale. Un vitigno, il Trebbiano, che fa parte della storia e delle tradizioni, e che viene “custodito” da mani esperte che ne sanciscono ancora di più il legame con il territorio, e che ora si fa protagonista di un nuovo racconto, proprio insieme a coloro che lo “vivono” in vigna quotidianamente. È il progetto messo in campo da Terre Cevico, uno dei principali player enoici del Belpaese, oltre che un punto di riferimento a livello organizzativo e produttivo, nato come consorzio per poi trasformarsi in gruppo cooperativo con profonde radici sul territorio. E che, insieme ai suoi 5.000 soci, ha dato vita a “10 storie di Trebbiano in Romagna”, racconto della filiera di produzione di bollicine a base Trebbiano. Dieci sono infatti i soci viticoltori (Simone Dall’Osso, Lavezzola; Dino Gaetta, Conselice; Mauro Mercatali, Fusignano; Daniela Ravaglia, Lugo; Gianni Raffoni, San Pietro in Vincoli; Massimo Missiroli, Alfonsine; Daniele Marangoni, Villanova di Bagnacavallo; Matteo Verlicchi, Lugo; Maurizio Bandini, Faenza; Marino Bosi, Faenza oltre al Presidente di Terre Cevico Franco Donati di Bagnacavallo) che ci hanno messo la faccia e che hanno deciso di raccontare direttamente dalla vigna tutto quello che sta intorno alle bollicine romagnole e che troviamo sempre più spesso dentro ai calici in tutto il mondo. Dieci storie (disponibili online), unite dal fil rouge della cooperazione Terre Cevico fatta di tradizione, sostenibilità, identità, innovazione, resistenza e amore per la viticoltura.
Un racconto di filiera, dunque, che parte dall’entroterra e arriva al mare, direttamente in Riviera, in un percorso che coinvolge gli operatori della costa emiliano-romagnola e che quindi rappresenta anche la rinnovata liaison tra Terre Cevico e gli operatori del mare del Sib (Sindacato italiano dei balneari), che hanno deciso di essere parte attiva nel progetto di valorizzazione dell’identità romagnola che qui collega terra e mare, vino e spiaggia. Lo scorso anno, infatti, anche le imprese balneari del Sib di tutta la Penisola erano scese in soccorso delle cooperative vitivinicole colpite dall’alluvione acquistando i vini della linea “Tutto è possibile” di Terre Cevico dando un concreto aiuto al dramma vissuto da numerose aziende socie. Quest’anno il legame si rinnova in un percorso che parte dalla valorizzazione del vitigno iconico della Romagna e si ritrova attorno ad un calice di bollicine romagnole, emblema della leggerezza, della resilienza e del buon vivere che caratterizza questa terra.
Un “legame” che è stato presentato, nei giorni scorsi a Cesenatico, con Simone Battistoni, presidente regionale Sib Confcommercio, che ha spiegato come “il nostro è un incontro tra operatori in vigna e operatori del mare nel segno della cooperazione. Il turismo in Romagna conta oltre 60 milioni di presenze, 45 milioni delle quali arrivano sul mare, nei nostri stabilimenti balneari. Insieme possiamo fare grandi cose per fare conoscere questo vitigno rappresentativo della nostra terra a un pubblico così ampio”. Per Franco Donati, presidente Terre Cevico, “il Trebbiano nella versione bollicina romagnola deve essere il nostro biglietto da visita lungo le coste della Riviera. Dobbiamo avere il coraggio di raccontare il nostro territorio ai milioni di turisti che arrivano da noi. E quale migliore biglietto da vista possiamo offrire se non la qualità dei nostri prodotti, a partire dalla bollicina romagnola, che incontrano l’alta qualità dei servizi delle nostre spiagge, tra le principali in Europa”. Sei sono le bollicine romagnole al centro di questa iniziativa e quindi Austo Romagna Doc Spumante Novebolle, Vollì Spumante Brut Rubicone Igt bianco, 7 Rocche Spumante Brut Rubicone Igt bianco, Contefosco Spumante Brut; b.IO Romagna Doc Spumante Novebolle e Braschi Sburoun Romagna Doc Spumante Novebolle.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli