C’è il vino, e tutto il mondo che gli ruota attorno, al centro del nuovo libro di Marco Malvaldi (famoso anche come autore dei libri del BarLume, da cui è tratta l’amatissima serie tv con Filippo Timi) e la moglie Samantha Bruzzone. “La regina dei sentieri” (Edizioni Sellerio, 2024, pp. 353, prezzo di copertina 16 euro) è un giallo ambientato in Toscana che punta i riflettori sul conflitto tra marketing e tradizione del mondo della viticoltura, con digressioni e ragguagli di teoria e pratica dell’enologia. E sarà proprio il vino, il vino propriamente usato, degustato in adeguata compagnia, a mostrare la strada verso la soluzione.
Le protagoniste sono Corinna Stelea, sovrintendente di polizia giudiziaria, e l’amica Serena Martini, chimica, mamma ed esperta sommelier, che si trovano a collaborare ad un “cold case” ridiventato attuale, avvenuto in una zona, la Maremma toscana, ricca di tradizioni e arricchita dalla modernità agricolo-turistica. Un vecchio Ape riemerge da un laghetto prosciugato all’interno della Cantina alla Tegolaia, un’enorme tenuta vinicola nei pressi di Bolgheri, rilevata da una multinazionale olandese. È il motocarro che percorreva filari di vigne guidato dal pittoresco marchese Crisante Olivieri Frangipane, proprietario (“vignaioli dal mille e dugentoquaranta” si legge nel blasone di casa) di un’azienda molto più piccola ma con una produzione di bottiglie di altissima qualità. Il ritrovamento dell’Ape, tanti anni dopo la scomparsa del nobiluomo, è conferma della sua probabile morte. Ma che morte? Corinna, chiamata a far luce, e Serena coinvolta suo malgrado, non hanno dubbi, anche perché Frangipane aveva un’indole e delle abitudini lontanissime da quell’ambiente dei manager della viticoltura.
Anche questo secondo romanzo della serie con Corinna e Serena (dopo “Chi si ferma è perduto”) è un giallo di impianto logico, con l’andamento della commedia e l’ambientazione nella immaginifica provincia toscana. A questo gli autori aggiungono i loro tratti distintivi: la via dell’ironia e il rimando puntuale alle scienze, alla chimica e alla fisica, che rendono più meravigliose sia le vite quotidiane sia l’esperienza del delitto.
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