“Il vino è tradizione e cultura. Il vino, pietra miliare della cultura, si è trasformato nel corso dei secoli da elemento nutritivo a rituale sociale. Il vino favorisce la sostenibilità ambientale e la coesione sociale. I vigneti e i paesaggi vitivinicoli simboleggiano la ricca interazione tra uomo e natura di generazione in generazione e sono riconosciuti dall’Unesco come parte integrante del nostro patrimonio culturale materiale e immateriale. Il vino è moderazione. Il vino, gustato con moderazione, può essere parte di uno stile di vita moderano, equilibrato e sano. Il vino incarna cultura, piacere, gusto, comunità e favorisce la convivialità che si esprime nell’atto di condivisione. Sposare il consumo moderato di vino è parte integrante dell’arte di vivere di numerose culture. Il vino è comunità e sostenibilità. L’importanza socioeconomica dei vigneti, delle pratiche agricole vitivinicole e della produzione di vino nelle aree rurali è innegabile. Il settore vitivinicolo è determinante per la tutela dell’ambiente, dei territori e delle comunità rurali”. Questa è la dichiarazione alla base della campagna “VITÆVINO”, un’iniziativa lanciata da tutti i principali player del settore del vino, che chiamano a raccolta non solo i lavoratori del settore, ma anche tutti gli appassionati che, firmando digitalmente la dichiarazione sul sito vitaevino.org, possono “dare voce alla moderazione”. La campagna, infatti, spiega una nota, “è un’iniziativa fondamentale che chiede il riconoscimento del consumo moderato di vino nell’ambito di uno stile di vita sano ed equilibrato. La Dichiarazione intende promuovere il posto legittimo e sostenibile del vino nella nostra società e invita a distinguere tra abuso di alcol e consumo moderato di vino. E mira ad attuare un approccio equilibrato al consumo di vino e a riconoscere l’importante ruolo socioeconomico che il vino svolge nella nostra economia, nell’ambiente rurale e nella nostra cultura”.
La campagna viene lanciata in tutta l’Unione Europea, con eventi nazionali e regionali ospitati dai ministeri e dai governi locali di Repubblica Ceca, Germania, Italia (domani, al Ministero dell’Agricoltura, alla presenza di Albiera Antinori, presidente del Gruppo Vini di Federvini, Lamberto Frescobaldi, presidente Unione Italiana Vini, Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, presidente Federdoc, Rita Babini, Segretaria nazionale FIVI - Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi, Luca Rigotti, Alleanza Cooperative Agroalimentari, Cristiano Fini, presidente Cia - Agricoltori Italiani, Ettore Prandini, presidente Coldiretti, Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura e Tommaso Battista, presidente Copagri), Spagna (Parlamento) e Slovacchia, e, attraverso una comunicazione alla stampa, in Austria, Francia e Portogallo. A livello europeo, il lancio è sostenuto dall’europarlamentare Carmen Crespo Díaz (Ppe) e dall’europarlamentare Eric Sargiacomo (S&D). “Siamo entusiasti di sostenere la campagna “VITÆVINO”, un’iniziativa di base che amplifica la voce degli amanti del vino in tutta Europa. Incoraggiamo tutti a unirsi a noi e a firmare la Dichiarazione su vitaevino.org”, ha dichiarato Crespo.
“Ci dispiace che l’evento di lancio, originariamente previsto per il 1 ottobre al Parlamento Europeo, sia stato rinviato per motivi di forza maggiore. Tuttavia, ribadiamo il nostro impegno e annunceremo presto una nuova data per una giornata “VITÆVINO””, ha aggiunto Sargiacomo.
“I lavoratori del settore vitivinicolo, gli amanti del vino e i sostenitori di tutta Europa e non solo sono incoraggiati a mostrare il loro sostegno firmando la Dichiarazione”. Che è importante perché “il vino è più di una semplice bevanda: è un simbolo della cultura millenaria dell’Europa, con un profondo ruolo antropologico e storico nella formazione delle società. Favorisce i legami sociali, celebra il patrimonio culturale e contribuisce in modo determinante all’economia rurale europea. La Dichiarazione invita gli appassionati di vino, i professionisti del settore e i politici a sostenere il vino come simbolo di convivialità e a riconoscere la sua importanza socioeconomica nelle aree rurali”.
La Dichiarazione, ancora, sottolinea che il vino, se consumato con moderazione, svolge un ruolo legittimo nel mantenimento di uno stile di vita sano e non deve essere confuso con l’abuso di alcol. “Questa distinzione è fondamentale perché la disinformazione minaccia non solo il settore vinicolo, ma anche le comunità che esso sostiene. La firma della Dichiarazione “VITÆVINO” dà voce a coloro che desiderano proteggere il patrimonio culturale e l’importanza economica del vino, e garantisce che il vino continui a essere gustato con moderazione dalle generazioni future”.
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