E se a scegliere il “vino per ogni momento” fossero i migliori sommelier della ristorazione italiana? Il risultato è “Wine List Italia” 2024, la “carta dei vini perfetta” fatta di 1.000 etichette italiane ed estere, selezionate da 100 professionisti top della sommellerie del nostro Paese per la guida, unica nel suo genere, edita da Mww Media-Vendemmie, e svelata ieri a Palazzo Bovara, in apertura della “Milano Wine Week”, la “settimana” che Milano dedica alla passione per il vino italiano (fino al 13 ottobre).
All’edizione n. 2, il progetto editoriale amplia la rosa degli esperti coinvolti - il doppio del 2023 - affidando a 100 famosi sommelier il racconto delle 10 referenze immancabili nella loro carta vini. Chi sono? Da Nord a Sud, passando per il Centro-Italia, dai giovani talenti ai maestri pluripremiati, si tratta di un portafoglio di professionisti variegato e altamente competente. Molti sono volti già noti al panorama enologico, come Marius Dumitru (Ma.Ri.Na Ristorante, 1 stella Michelin ad Olgiate), “Miglior sommelier della Lombardia” 2024, e Gianluca Sanso (Ristorante Cracco in Galleria, 1 stella Michelin, Milano), che dal 2018 lavora fianco a fianco dello chef Carlo Cracco; da Salvatore Maresca che presta la sua grande esperienza al Ristorante Maresca, 1 stella Michelin, a Torre del Greco, una delle realtà più prestigiose della Regione Campana, ad Andrea Gionchetti (Ristorante Qafiz, 1 stella Michelin, Santa Cristina d’Aspromonte), famoso per la sua attenzione ai vini locali della Calabria e per la sua capacità di creare abbinamenti food & beverage innovativi. Numerose anche le giovani promesse che restituiscono un punto di vista attuale e di nuova generazione, come Matteo Di Lernia (Enoteca Pinchiorri, 3 stelle Michelin, Firenze) e Marco De Signoribus (Ristorante Gabbiano 3.0, 1 stella Michelin, Marina di Grosseto), rispettivamente classe 1998 e 1999, da Gabriele Bianchi (Ristorante Procaccini Milano, 1 stella Michelin, Milano), riconosciuto tra i 100 giovani leader under 30 nel settore food & drink nel 2022, a Nicolas Bertuletti (Osteria Tre Gobbi, Bergamo), classe 2000, il volto più junior della “Carta Vini” di “Milano Wine Week”. A rappresentare le professioniste della sommellerie italiana, sono, invece, la Manager e Head Sommelier Mara Vicelli (Ristorante Acanto, Milano) tra le più rinomate professioniste della sala italiana, alla Wine Manager Jessica Rocchi (Andrea Aprea Ristorante Presso Fondazione Luigi Rovati, 1 stella Michelin, Milano), dall’Head Sommelier Federica Radice (Due Colombe - Ristorante al Borgo Antico, 1 stella Michelin, Borgonato di Corte Franca), da Cristina Pinciroli, sommelier a Palazzo Utini a Noceto. E ancora, l’Head Sommelier Marianna Romano (Ristorante Borgo Santandrea, 1 stella Michelin, Amalfi), tra le voci più autorevoli nel mondo dei vini della Costiera Amalfitana, e Sofia Carta, sommelier al Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula. Non ultima, la giovane e talentuosa Bianca Modonesi, classe 1997, sommelier dell’Osteria degli Assonica, 1 stella Michelin, a Sorisole.
A loro, il compito di scegliere “un vino per ogni momento”, incasellato nella guida, ideata da Federico Gordini, presidente “Milano Wine Week”, e Paolo Porfidio, Head Sommelier della Terrazza Gallia di Milano e “Miglior Sommelier d’Italia” 2023 secondo Identità Golose, nonché coordinatore del progetto “Wine List Italia” in 10 distinte categorie - La scelta intelligente (per rapporto qualità-prezzo), La scoperta del Sommelier (una “chicca” sconosciuta ai più), L’annata memorabile (da conservare in cantina), Uno sguardo internazionale, Un assaggio di territorio (il vino che rappresenta il territorio del ristorante in cui opera il sommelier o l’idea di cucina voluta dallo chef), Le radici nel calice (il vino che riporta alle origini del sommelier), Etichetta in rosa, La scelta etica, Un dolce sorso, e Il vino al calice - per un totale di 1.000 prestigiose etichette accuratamente selezionate e raccontate, di cui 855 di cantine italiane e 145 di aziende estere.
“Il panorama vinicolo mondiale è ricco e variegato, e se da un lato è fondamentale omaggiare i vini iconici che rappresentano l’eccellenza consolidata, dall’altra, è altrettanto importante dare spazio alle piccole perle enologiche che attendono solo di essere scoperte - spiega Paolo Porfidio - è in questo contesto che il ruolo del sommelier assume una rilevanza centrale. Ci troviamo di fronte a, non più solo un esperto, ma a un vero e proprio Wine Manager e a un comunicatore d’eccezione, capace di bilanciare i grandi classici con proposte innovative e trasformare una semplice degustazione in un’esperienza culturale per il consumatore, che saprà apprezzare appieno le sfumature e comprendere l’importanza di una scelta consapevole e informata”.
Ad accompagnare il lancio della guida, oggi nella “Milano Wine Week”, sono state le masterclass a Palazzo Bovara, con Riccardo Cotarella, co-fondatore di Famiglia Cotarella e presidente Assoenologi, e con Ca’ del Bosco con Andrea Menichetti e il patron Maurizio Zanella, e una verticale eccezionale della Riserva più famosa, il Franciacorta Annamaria Clementi. Ma anche le masterclass dedicate al Poggiorosso, il Cru di Sangiovese di San Felice, storica cantina del Chianti Classico, raccontato dall’enologo Leonardo Bellaccini, e con le Riserve del Franciacorta di Berlucchi con Alessandro Ramagini, direttore commerciale, e Ferdinando Dell’Aquila, l’enologo, e una verticale esclusiva di vecchie annate dell’archivio privato della cantina della famiglia Ziliani, dove è nato il Franciacorta.
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