Il settore turistico gioca un ruolo di primissimo piano nell’economia del Belpaese, anche grazie alle sue eccellenze enologiche e gastronomiche. Grazie all’ascendente sempre crescente che l’enogastronomia e l’ecosostenibilità hanno sulla scelta delle mete di viaggi e vacanze è stata coniata la “Carta per il Turista Enogastronomico Sostenibile” (CarTes), da parte di otto organizzazioni (Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, Associazione Nazionale Città del Vino, Associazione Nazionale Città dell’Olio, Federazione Italiana delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori, Terranostra-Coldiretti, Iter Vitis, Unpli – Unione delle pro loco italiane, Associazione Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo), in collaborazione con i partner tecnici Pg&W ed Acta - Sensi Contemporanei. Si tratta del primo documento che propone una vacanza nazionale green destinata a sostenere le comunità dei territori visitati ed è già un modello internazionale (le cui aree pilota sono Grecia, Erzegovina e Moldova), che Iter Vitis porterà nei 24 Paesi aderenti all’Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa, traducendola nelle lingue locali a garanzia della sua massima accessibilità. Nel nostro Paese l’obiettivo del documento è promuovere, educare e stimolare comportamenti consapevoli nel turista enogastronomico, concretizzando, quindi, un sentiment sempre più presente nel turista italiano medio che, come rivelato da dati Coldiretti, ha un interesse sempre maggiore verso esperienze green, orientate alla sostenibilità e che garantiscano un’alimentazione a km zero e la riduzione dei consumi energetici: gli eco-turisti, infatti, pesano ora ben il 25% del totale (un dato raddoppiato nel corso dell’ultimo decennio). Durante il Ttg Travel Experience (manifestazione italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale), di scena fino a domani, 11 ottobre, a Rimini, è stata lanciata una prima campagna di comunicazione dedicata a CarTes, condivisa da tutti i principali attori del turismo enogastronomico italiano e dalle piattaforme Divinea, Foody e Winedering, che la proporranno a chiunque prenota le loro esperienze tramite le loro app.
"La Carta per il Turista Enogastronomico Sostenibile è un vademecum per fare esperienza in modo sostenibile dell’enogastronomia di un territorio, nel rispetto dell’ambiente, della cultura e della comunità locale - come spiega Roberta Garibaldi, presidente e fondatrice, nel 2019, di Aite, l’Associazione Italiana del Turismo Enogastronomico (che, da sempre, si concentra sulla ricerca, formazione, informazione e promozione in materia) - è un passaggio necessario perché, in media, l’impatto dei turisti sull’ambiente è stimato essere tre volte superiore a quello generato dai residenti, forbice che tende ad allargarsi soprattutto nelle destinazioni dei Paesi emergenti. E l’esigenza diventa ancora più urgente in tema di turismo enogastronomico, dove la sostenibilità è un driver sempre più importante nella scelta delle esperienze capaci di generare attenzione e stimolare la partecipazione. Secondo i dati del nostro Rapporto sul Turismo Enogastronomico, il 50% degli intervistati vorrebbe trovare proposte green. Anche comportamenti aziendali ed iniziative ad impronta sociale sono tenuti in considerazione, sfatando in parte l’opinione diffusa che la sostenibilità riguardi solo l’ambiente”.
L’obiettivo di CarTes, perciò, non è quello di diventare una semplice lista di buone pratiche che si dovrebbero adottare prima, durante e dopo il viaggio, ma di rappresentare un vero e proprio strumento che educhi, promuova e stimoli comportamenti sostenibili spiegandone le ragioni: la “Carta per il Turista Enogastronomico Sostenibile” vuole essere un primo strumento per trasformare questo interesse in comportamenti concreti in grado di generare benefici duraturi e diffusi, consentire ai viaggiatori di fare esperienza dell’enogastronomia nel rispetto dell’ambiente, della cultura e delle comunità locali. La nascita di CarTes vuole essere un primo passo nella giusta direzione verso la creazione di una rete di consapevolezza e collaborazione che stimoli l’intero comparto agroalimentare e vitivinicolo italiano, dall’essere un’eccellenza in termini produttivi e sostenibili a divenire un riferimento nell’ambito turistico, grazie alla diffusione di buone pratiche e modelli di comportamento virtuosi e che continuerà con un secondo step, previsto in primavera con il lancio di un concorso volto a premiare i turisti che adottano comportamenti sostenibili nel turismo enogastronomico. Prevista, infine, l’implementazione di uno strumento dedicato a città e aziende per la valutazione del proprio livello di sostenibilità scegliendo la migliore certificazione in base ai propri bisogni tra quelle esistenti a livello europeo, curato da Acta - Sensi Contemporanei.
Un dato di fatto, come spiegato anche da Coldiretti, che segnala il ruolo centrale che, oggi, il cibo gioca nella scelta delle ferie green, con la buona tavola e la scoperta dei prodotti tipici regionali che, secondo Noto Sondaggi, è indicata come prima esigenza associata alla vacanza in Italia, davanti a cultura e divertimento: non sorprende, quindi, la crescita degli agriturismi che, secondo l’analisi di Coldiretti su dati Istat “sono quasi 26.000, quasi il doppio del 2014 (+84%) mentre il valore della produzione agrituristica è salito a 1,5 miliardi di euro grazie a 15,5 milioni di presenze nel 2023, di queste ben il 58% composto da agrituristi stranieri. La durata media della permanenza nelle strutture in generale è di 3,8 giorni, con differenza tra gli stranieri (4,6) e gli italiani (3,1)”. Ma, oltre a questo, si delinea una nuova frontiera dei viaggi, rappresentata dal turismo esperienziale legato ai singoli settori, dall’oleoturismo, all’enoturismo, dal turismo della birra, al turismo dei formaggi, tenendo a mente che il turismo del vino, tanto per fare un esempio, nell’estate del 2024 ha superato il record delle sei milioni di notti trascorse tra le vigne nel 2023, secondo le stime di Coldiretti. “Non a caso siamo il Paese leader per numero di posti letto nelle aree rurali, grazie al contributo della multifunzionalità e dell’agriturismo, altro comparto su cui siamo leader mondiali - osserva Dominga Cotarella, presidente nazionale di Terranostra Campagna Amica - un primato fondato su un’offerta turistica altamente diversificata e differenziata, dove l’agricoltura (ed il settore primario, ndr.) gioca un ruolo fondamentale, per la cucina, per i paesaggi per le proposte esperienziali”.
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