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VINO E ACQUISIZIONI

Pala, icona di Sardegna, passa a Tolaini, gemma del Chianti Classico. Nel segno della continuità

Lia Tolaini: “tributo al territorio, alla famiglia Pala e al suo lavoro per il vino sardo. In azienda resta tutto lo staff, e Fabio Angius come Ad”

Dal Chianti Classico alla Sardegna: Tolaini, cantina storica del territorio del Gallo Nero, guidata dall’imprenditrice italo-canadese Lia Tolaini, è la nuova proprietaria di Pala, uno delle realtà più importanti dell’Isola dei “Quattro Mori”. Un affare, guidato dalla passione per la Sardegna che Lia Tolaini ha sottolineato a WineNews, ed anche un riconoscimento alla famiglia Pala, tra quelle che più hanno segnato la crescita qualitativa del vino di Sardegna, e di cui la Banville Wine Merchants, guidata dalla stessa Lia Tolaini, distribuisce da tempo i vini.
“La decisione di vendere è stata presa in pieno accordo con mia moglie e i miei figli - commenta Mario Pala, patron della cantina - affinché Pala possa continuare a rappresentare un’eccellenza sarda nel mondo vitivinicolo e permetterle di crescere come merita. Collaboriamo con Lia Tolaini da oltre vent’anni: è lei che distribuisce i nostri vini sul mercato americano tramite la Banville Wine Merchants, che presiede. Conosce a fondo la nostra realtà e apprezziamo l’impegno, la dedizione e l’amore che ha sempre dimostrato per Pala e per la Sardegna. Siamo certi che, sotto la sua guida, la cantina raggiungerà nuovi e ambiziosi traguardi”.
“È un onore portare avanti quanto Mario Pala ha realizzato in questi ultimi quarant’anni. Ha trasformato l’azienda fondata da suo padre - spiega Lia Tolaini - in una realtà moderna, tra le più apprezzate e innovative del panorama vitivinicolo sardo con una cura estrema della qualità e una totale fedeltà alle sue radici, le stesse a cui desidero tenerla ancorata”. Una nuova proprietà, dunque, per Pala, ma nel segno della continuità, visto che ad affiancare la nuova proprietà sarà lo staff storico della cantina, a partire da Fabio Angius, storico managing director che ora assume il ruolo di amministratore delegato e continuerà a coordinare le strategie di vendita sul mercato nazionale e internazionale. “Il nostro obiettivo - prosegue Lia Tolaini - è rafforzare ulteriormente il marchio Pala ampliando l’offerta, grazie ai nuovi investimenti sul territorio. Vogliamo garantire uno sviluppo strategico dei brand e creare valore sia per la comunità locale che per l’economia”.
Un nuovo capitolo, dunque, che si apre, per una cantina dalla storia lunga e prospera: la passione della famiglia Pala per la viticoltura inizia nei primi del Novecento, con Battistino Pala, classe 1873. È suo figlio Salvatore che, nel 1950, fonda la cantina Pala a Serdiana, a pochi chilometri da Cagliari. L’azienda cresce e nel 1974 Salvatore la sposta nel centro del paese, in uno spazio più grande che conserva la struttura tipica della casa campidanese: una corte delimitata da muri perimetrali piuttosto alti, dove l’edificio principale è costruito in legno e tegole. Suo figlio Mario Pala, nel decennio 1980-1990, inizia la ristrutturazione dei vigneti e studia come affinare qualità e produzione. Oltre al Nuragus e al Monica, impianta vigneti a Vermentino, Bovale e Cannonau, la cui riserva è pluripremiata. Il cammino verso la produzione di qualità, con la razionalizzazione di vigneti e cantina, è inarrestabile.
L’accordo, tra le altre cose, include anche la vendita di Mora & Memo, azienda lanciata da Elisabetta Pala nel 2011. Ma è anche un nuovo capitolo della storia di impresa di Tolaini, cantina fondata a Castelnuovo Berardenga alla fine degli Anni Novanta del Novecento da Pier Luigi Tolaini che, dopo aver vissuto parte della sua vita in America, decide di tornare in Toscana per realizzare il suo sogno: produrre vini d’eccellenza. Oggi l’azienda è guidata dalla figlia Lia Tolaini che, concentrandosi sul valore del terroir, ed in particolare sul Sangiovese, conduce l’azienda verso un futuro innovativo. L’amore per il territorio si riflette in ogni fase della coltivazione, con un approccio all’agricoltura sostenibile, rispettoso dell’ambiente e della biodiversità. Tolaini è certificata biologica e carbon negative, a testimonianza del suo impegno per una viticoltura che guarda al domani. Con Lia, i figli Alessandro, Alicia e Matteo contribuiscono alla crescita e allo sviluppo dell’azienda.

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