Spingere gli enti pubblici e la politica a mettere le politiche del cibo e la promozione dell’alimentazione “veg” al centro dell’agenda. Lo chiede l’associazione Essere Animali, nel suo report “Verso un sistema alimentare sano e sostenibile”, pubblicato per il “World Vegan Day”, che si celebra domani, 1 novembre. Essere Animali, spiega una nota, è impegnata da diversi anni nel settore della food policy con il progetto “MenoPerPiù”, presentando esempi di buone pratiche ed esperienze di successo ad opera di enti locali, italiani ed esteri, in modo che i policy makers possano eventualmente adattarle e replicarle nel proprio contesto.
“Come affermano gli studi, infatti, i modelli alimentari attuali sono insostenibili e il crescente consumo di derivati animali rappresenta un problema non più rinviabile. L’industria della carne genera da sola quasi il 60% delle emissioni di gas serra dell’intero sistema alimentare e quasi un quinto di quelle globali. Consuma inoltre più dell’80% delle terre agricole sulla Terra e oltre la metà dell’acqua destinata all’agricoltura, come sostengono Poore e Nemecek, rispettivamente ricercatori dell’Università di Oxford e di Agroscope - spiega Essere Animali - questo genera inquinamento dell’acqua e dell’aria, degrado del suolo e perdita di biodiversità. Solo in Italia l’inquinamento dell’aria, causato anche dagli allevamenti intensivi, è riconducibile ad oltre 50.000 morti premature all’anno”.
Le azioni più importanti che “Essere Animali” invita gli enti a realizzare partono, in via prioritaria dalle mense scolastiche, sostenendo l’importanza di incrementare la presenza dei legumi come fonte proteica principale nei menù, integrando i programmi educativi sull’alimentazione sana e vegetale, coinvolgendo insegnanti, studenti e genitori attraverso campagne informative e di sensibilizzazione e offrendo formazione al personale di cucina sulle pratiche culinarie e sulla preparazione di ricette vegetali equilibrate e apprezzate dall’utenza. È significativo il caso della città di Lione (Francia), che dal 2022 ha affiancato al menù classico nelle mense scolastiche uno 100% vegetariano (di cui oltre il 60% è completamente vegetale); un altro campo di intervento, sostiene Essere Animali, è l’integrazione dei programmi educativi sull’alimentazione sana che evidenzia come la scelta vegetale rappresenti una strategia win-win, promuovendo la creazione di orti didattici nelle scuole, lezioni pratiche di cucina vegetale, l’organizzazione di visite guidate a fattorie didattiche e mercati agricoli locali e di workshop e incontri informativi sull’alimentazione vegetale, fornendo risorse per promuovere abitudini alimentari sane a casa; infine, si sottolinea l’importanza di organizzare eventi pubblici più sostenibili. In tal senso, si possono implementare politiche per ridurre il consumo di carne, collaborando con fornitori di catering per garantire un’offerta diversificata e di alta qualità di alimenti vegetali negli eventi pubblici, assicurandosi etichette e informazioni corrette ed esaustive. In questo caso, vale la pena menzionare la città di Denver (Stati Uniti) che dal 2021 ha istituito un menù completamente vegetale di default per eventi e riunioni governative.
Chiara Caprio, responsabile relazioni istituzionali di Essere Animali, afferma: “le politiche alimentari impattano profondamente sulla salute e sui meccanismi socio-economici ed ecologici che regolano la società e le città svolgono un ruolo strategico per lo sviluppo di sistemi alimentari più sostenibili, equi, rispettosi del clima, sicuri, diversificati, resilienti, inclusivi e in grado di fornire cibo sano e a prezzi accessibili a tutti. Ragionare di cibo in un’ottica integrata - convogliando attori, progettualità esistenti e priorità future in una strategia ad ampio raggio, intersettoriale e interistituzionale - consente di rispondere alle principali sfide urbane, incidendo positivamente sulle vite dei propri cittadini, sull’economia locale e sul territorio”.
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