“Cosa rappresenta la tavola per me? Si vede dai miei film: è il momento per eccellenza di unione tra le persone. Io, di casa dei miei, ricordo mia madre che diceva che a tavola non si litiga e non si discute, ma si lasciano fuori tutti i problemi. Del resto, la “tavolata” come luogo attorno al quale sedersi insieme, è famosa dai tempi di Cristo, perché il valore della condivisione è importantissimo. Perché la condivisione del cibo è la condivisione di tante cose”. Lo ha detto, a WineNews, Ferzan Özpetek, uno dei nomi più importanti e rappresentativi del cinema italiano, classe 1959, nato in Turchia, ma in Italia da quasi 50 anni, autore di film-cult amati da tutte le generazioni, da “Le fate ignoranti” a “Saturno contro”, da “La finestra di fronte” a “Mine vaganti”, aspettando “Diamanti”, il nuovo film con Luisa Ranieri e Jasmine Trinca, in uscita al cinema il 19 dicembre. E nei quali il cibo, che per il regista è amore, è uno dei fil rouge e c’è sempre un riferimento alla tavola, intesa come luogo di aggregazione e condivisione, in cui siamo veramente noi stessi.
Per Ferzan Özpetek anche scegliere un vino per gli altri è un gesto d’amore, “e io sono un grande collezionista di vino italiano, perché fa parte della cultura dell’Italia, Paese che amo”. E che appartiene anche alla cultura del Paese in cui affondano le sue radici, la Turchia, dove ci sono vigneti bellissimi e vini ottimi, ma, a causa delle tasse e, quindi, dei prezzi altissimi, hanno meno possibilità di diffondersi e promuoversi”. Ma la cosa fondamentale, è che le contaminazioni culturali dei suoi Paesi, la Turchia e l’Italia, si riflettono anche sul suo modo di vedere il cibo, che a noi racconta al cinema con i suoi film.
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