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ENOTURISMO

Riparbella, in Toscana, punta sull’arte urbana e coinvolge le cantine del territorio

Con il progetto “La Collina delle Fiabe” street artist di fama internazionale firmano murales e installazioni site specific dentro e fuori dal borgo

Un antico borgo in Toscana in cui passato e presente dialogano grazie a monumentali opere di street art, mentre una rete di produttori di vino di alto livello diventa network artistico, ospitando artisti contemporanei e installazioni site specific, a pochi chilometri dal mare e da centri simbolo dell’antica civiltà degli Etruschi: Riparbella, in provincia di Pisa, a poca distanza da Volterra e da Bolgheri, è il nuovo “place to be” per chi cerca unaZed Toscana fuori dagli schemi, eppure in grado di raccontare tutto ciò che l’ha resa celebre nel mondo: grazie al progetto “La Collina della Fiabe”, voluto e promosso dal Comune di Riparbella e realizzato grazie a Start Attitude e al curatore Gian Guido Grassi, l’intera cittadina si è trasformata in museo a cielo aperto. E “La Collina delle Fiabe” non si ferma al centro storico, ma si allarga alle cantine del territorio. Sono quattro le realtà che hanno aderito al progetto ospitando un’opera di arte contemporanea: Quercialuce, Caiarossa, La Cava e Prima Pietra.
Dopo settimane di ascolto del territorio e incontri con gli artisti, il borgo mostra oggi il suo nuovo volto, con sei murales di grandi dimensioni, dipinti da altrettante star dell’arte urbana a livello internazionale, che si vanno ad aggiungere a due opere realizzate in precedenza (“La Gioia” e “Universo Riparbella”). “La Collina delle Fiabe” non si ferma al centro storico, ma si allarga alle cantine del territorio.
Questo percorso ha dato vita a un “sentiero del vino” artistico, dove creatività e tradizione enogastronomica si incontrano. Quattro cantine hanno aperto le loro porte per ospitare opere site-specific di artisti contemporanei ispirate al mondo del vino: le casse di legno diventano tele, il mosto si trasforma in tempera, e gli spazi interni accolgono sculture come in un museo. Le cantine coinvolte sono Quercialuce, con l’allestimento di sculture in ceramica e neon a cura di Simone Guideri; Caiarossa, con l’installazione di Muz (una pittura murales in rilievo) e quella di Enrico Bani su carta; La Cava, con bandiera e sculture in ceramica e bronzo realizzati da Gio Pistone; Prima Pietra con la pittura su casse di legno di Zed1.
Un progetto allargato che fa di Riparbella il luogo ideale per i weekend fuori porta tra arte, eccellenze enogastronomiche e gli scenari panoramici tra terra e mare tra i più celebrati nel mondo.

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