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VINO & COLLEZIONISMO

I cartelli stradali dei Grand Cru di Borgogna raccolgono 107.000 euro: “top lot” Richebourg a 4.300

Il bilancio finale dell’originale asta del Bourgogne Wine Board, per promuovere progetti culturali e per la Cité des Climats et Vins de Bourgogne +
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I cartelli stradali della Borgogna raccolgono 107.000 euro nell’asta dedicata

Il “top lot” è stato quello del Grand Cru Richebourg, che è stato battuto a 4.300 euro, ma, in generale, sono stati tutti i cartelli delle 27 località Grand Cru francesi ad aver generato la somma più grossa, ovvero 56.000 euro, oltre la metà del valore totale dell’incanto che ha raccolto in definitiva 107.000 euro. È il bilancio finale, stando al magazine specializzato francese “Vitisphere”, dell’originale asta promossa dal Bourgogne Wine Board - Bivb, nei giorni scorsi a Beaune (di cui avevamo parlato su WineNews), battuta dalla casa d’aste Quai des Enchères, e che ha visto sotto il martelletto la segnaletica di tutta la prestigiosa regione vinicola francese, rimossa per l’ammodernamento dei pannelli dopo anni di onorato servizio nell’indicare i vigneti di Borgogna.
Un totale di 600 cartelli stradali divisi in 310 lotti - da Gevrey-Chambertin a Puligny-Montrachet, da Clos de Tart a Corton-Charlemagne, da Echezeaux a Richebourg, da Nuits-Saint-Georges a Vézelay, da Côte de Beaune a Vosne-Romanée - che hanno suscitato l’interesse di tanti amanti del vino sparsi in tutto il mondo. Tanto che, in collegamento, hanno partecipato all’asta acquirenti provenienti da 13 Paesi, tra cui Regno Unito, Stati Uniti, Svizzera, Malesia, Belgio e Australia: il più attivo è stato un danese che si è aggiudicato ben 18 cartelli per la cifra di 1.590 euro.
Il prezzo medio è stato di 345 euro, ma sono stati venduti anche pannelli a 50 euro, la base minima d’asta. Il totale dei proventi, 107.000 euro, andrà a sostegno di progetti legati alla cultura del vino in Borgogna, mirando a promuovere un maggior numero di convegni e mostre sul patrimonio culturale, artistico e storico della regione vitivinicola. La stessa Cité des Climats et vins de Bourgogne, dove si è svolta l’asta, riceverà gran parte di questi fondi per la creazione di un archivio a tema e di una biblioteca.

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