Dicembre, tempo di bilanci per il mondo del vino. Così è anche per Collis Veneto Wine Group, una delle più importanti realtà del vino del Veneto, che abbraccia 6.000 ettari di vigneti nei territori più vocati di Verona, Vicenza e Padova, ma anche 2.000 conferitori, cinque cantine e tre centri di imbottigliamento, oltre a 36 wine shop a marchio Cantina Veneta in Italia. Numeri che fanno di Collis Veneto Wine Group, con 370 dipendenti, la presenza nei mercati di 70 Paesi e 75 milioni di bottiglie di vino all’anno, un “big” del vino del Belpaese che ha approvato all’unanimità il bilancio dell’esercizio che si è chiuso il 31 luglio 2024. Il bilancio consolidato ha registrato un fatturato di 219 milioni di euro, +5% sull’esercizio precedente, con un utile di Gruppo di 1,4 milioni di euro, e con l’export che vale circa il 70%. Questi i numeri di una realtà che controlla anche il 51% di Cielo e Terra 1908 Benefit Corp, e il 73,3% di Collis Heritage Spa (nata dalla fusione di Cantine Riondo e Sartori, e di cui il 26,7% è della famiglia Sartori, fondatrice della storica realtà vitivinicola della Valpolicella).
Il Gruppo, con la nomina a giugno di Christian Scrinzi a dg di Collis Veneto Wine Group, si è posto come obiettivo quello di “migliorare ulteriormente il processo di selezione delle uve e di vinificazione, al fine di ottenere vini distintivi e sempre più legati ai territori di provenienza”.
Per quanto riguarda la sostenibilità, l’anno in corso ha visto l’ottenimento di quattro certificazioni Equalitas per l’azienda. Nel 2024, con l’estensione a 124 soci, sono saliti a 423 quelli certificati Equalitas Wine, una quota di soci le cui uve raccolte corrispondono a più del 50% della produzione del Gruppo.
“Come presidente di Collis Veneto Wine Group - ha dichiarato Pietro Zambon - sono orgoglioso del bilancio presentato all’assemblea poiché dimostra il grande impegno del Gruppo affinché la remunerazione delle uve conferite dai propri soci sia sempre motivo di soddisfazione ed in linea con le aspettative. Con cinque cantine finalizzate alla lavorazione e vinificazione di oltre un milione di quintali di uva annui e tre centri di imbottigliamento, il nostro Gruppo, grazie al lavoro dei soci conferitori, promette di mantenere la leadership nei mercati globali in cui è proiettato raggiungendo risultati positivi malgrado il difficile contesto di mercato”.
L’ad, Pierluigi Guarise, ha aggiunto come “stiamo profondendo un importante sforzo organizzativo affinché le operazioni straordinarie realizzate, quale ad esempio la nascita di Collis Heritage che ha visto un anno fa l’unione di Casa Vinicola Sartori e Cantine Riondo, portino a benefici economici da destinare alla nostra base sociale. Da un punto di vista commerciale il Gruppo dovrà rafforzare la propria presenza nei mercati esteri del Nord America ed in quelli emergenti, India e Asia. Si punterà in particolar modo sulla produzione a firma Sartori, nome storico della vitivinicoltura del territorio della Valpolicella, e sulle bollicine di stile contemporaneo a marchio Riondo. Maggiore attenzione verrà, inoltre, riservata allo sviluppo dei nostri Wine Shop con l’insegna Cantina Veneta che attualmente sono 36 e presenti su tutto il territorio nazionale. Sostanzialmente, ciò che guida il lavoro che stiamo portando avanti è proprio l’attenzione verso tutti gli stakeholders (clienti, soci e dipendenti) e le loro famiglie”.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025