Il consumo da leggero a moderato di vino è legato a un minor rischio di malattie cardiovascolari. Lo dicono da tempo molti studi, a cui si aggiunge anche quello pubblicato online, nei giorni scorsi, sull’European Heart Journal, che ribadisce come un consumo da leggero a moderato di vino, misurato attraverso un biomarcatore urinario oggettivo, è associato a un minor rischio di malattie cardiovascolari (Cvd) in una popolazione mediterranea più anziana. Lo studio, guidato dalla dottoressa di ricerca in Cibo e Nutrizione all’Università di Barcellona, Inés Domínguez-López, ha analizzato l’associazione tra l’acido tartarico urinario, ritenuto “un biomarcatore oggettivo del consumo di vino”, e il rischio di eventi cardiovascolari clinici. La ricerca ha coinvolto 1.232 partecipanti, di cui 685 con diagnosi di Cvd e un sottocampione casuale di 625 individui, inclusi 78 casi sovrapposti. I risultati hanno evidenziato una correlazione significativa tra i livelli di acido tartarico urinario e il consumo di vino auto-riferito, con uno standard di correlazione pari a 0,46. Per affinare i modelli di rischio, i ricercatori hanno suddiviso i partecipanti in cinque categorie basate sull’escrezione urinaria di acido tartarico. Concentrazioni comprese tra 3 e 12 microgrammi per millilitro (equivalenti a circa 3-12 bicchieri di vino al mese) e tra 12 e 35 microgrammi per millilitro (circa 12-35 bicchieri/mese) sono risultate associate a un rischio cardiovascolare significativamente ridotto.
“Questo studio esamina l’importanza del consumo moderato di vino all’interno di un modello alimentare sano, come la Dieta Mediterranea. Finora credevamo che il 20% degli effetti benefici della Dieta Mediterranea potessero essere attribuiti al consumo moderato di vino. Lo studio contribuisce a una comprensione più approfondita del ruolo del vino nella promozione della salute cardiovascolare, fornendo nuove prospettive sul consumo responsabile all’interno di un approccio alimentare equilibrato”, conclude in una nota uno degli autori dello studio, Ramon Estruch, dottore in Medicina e ricercatore di “Rischio cardiovascolare, alimentazione e invecchiamento” presso l’Università di Barcellona.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024