Il pesce è protagonista delle tavolate di fine anno, ma anche delle frodi: la Guardia Costiera ha sequestrato 200 tonnellate di pesce, confiscato 233 attrezzi e rilevato 746 illeciti per sanzioni che superano il milione di euro. È il bilancio finale dell’operazione “E-fishing” a tutela della filiera della pesca ed a garanzia della sicurezza alimentare, in particolar modo nei giorni delle festività natalizie, dei pranzi e dei cenoni. Una lunga e complessa operazione che ha visto l’impiego di oltre 1.500 militari e 450 tra mezzi terrestri e aeronavali della Guardia Costiera e ha portato, ad oggi, all’effettuazione di 10.000 controlli a tutela del prodotto “made in Italy”.
Tra le attività più significative il sequestro - da parte della Direzione Marittima di Roma-Fiumicino, insieme all’Asl Capitolina - di 670 kg di pesce scaduto rinvenuto in un Centro di distribuzione all’ingrosso di Roma e che era destinato alla distribuzione nei ristoranti etnici. Un’altra operazione della Guardia Costiera di Ravenna, invece, è partita in seguito alla visione di un contenuto social, divenuto virale: nello specifico il video di un proprietario di un locale etnico, situato nel centro di Bologna, intento a “pulire”, insieme ad un collega, un tonno appoggiato per terra a contatto con la strada. I militari, in seguito ai controlli effettuati nel ristorante hanno così rintracciato del prodotto ittico congelato non tracciato che, pertanto, è stato sottoposto a sequestro. Ed ancora l’intervento della Guardia Costiera di Livorno che, in una pescheria di Prato, ha rinvenuto e confiscato 70 esemplari di granchio cinese, la cui detenzione allo stato vivo e la commercializzazione sono vietate in quanto l’animale è inserito nella lista europea delle specie altamente invasive.
Attività che vanno a concludere un 2024 che, complessivamente, ha visto comminare 9 milioni di euro di sanzioni, 800 tonnellate di prodotto irregolare sequestrato ed oltre 100.000 verifiche e ispezioni approfondite, sia in mare che lungo la filiera commerciale. “Quest’operazione - ha commentato il comandante generale della Guardia Costiera, Nicola Carlone - si inquadra in un sistema di controlli consolidato, che viene svolto costantemente dalla Guardia Costiera, in mare come a terra, nell’ambito delle sue competenze in dipendenza funzionale del Ministero dell’Agricoltura, che consentirà agli italiani di acquistare sul mercato prodotti ittici sicuri e di qualità, garantendo una filiera ittica virtuosa in grado di valorizzare e tutelare il lavoro degli operatori del settore che rispettano le normative vigenti e promuovendo il prodotto made in Italy”.
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