Lo chef Giorgio Locatelli ritrova “casa” in uno dei musei più importanti del mondo: dopo l’annuncio, solo pochi giorni fa, della chiusura della sua storica insegna “Locanda Locatelli” a Londra (1 stella Michelin, aperta nel 2002), il giudice di MasterChef fa sapere che a maggio inaugurerà un nuovo ristorante italiano nella capitale inglese, all’interno della National Gallery. Sarà, nelle intenzioni di Locatelli, un portabandiera della cucina made in Italy, ultimo esempio, in ordine di tempo, del connubio sempre più diffuso tra arte, cultura e cibo, con tanti importanti musei del mondo che affidano a grandi chef i propri ristoranti. “É la prima volta che la National Gallery decide di avere un ristorante italiano e ha scelto noi: abbiamo fatto un bando pubblico e l’abbiamo vinto, qualche settimana fa - ha detto Locatelli in un’intervista per il podcast Foodminds - sarà un ristorante sulla linea della Locanda, lavoreremo sempre con gli stessi ingredienti e vogliamo essere una grande pubblicità per il made in Italy, in un’istituzione come la National Gallery”.
Mentre è ancora fresca la notizia della chiusura definitiva del suo storico ristorante - la Locanda Locatelli, aperta dallo chef insieme alla moglie Plaxy Cornelia Exton, sua socia, nel quartiere più chic di Londra, Marylebone, all’Hotel Hyatt Regency London - The Churchill, 80 coperti e una stella Michelin nel 2003, la prima conquistata da uno chef italiano all’estero - Locatelli ieri ha spiazzato tutti con l’annuncio del suo nuovo progetto. Il nuovo ristorante dovrebbe trovare sede nella Sainsbury Wing, un’ala attualmente in fase di ristrutturazione e riallestimento della National Gallery, museo fondato nel 1824 che ad oggi ospita una delle più ricche e prestigiose collezioni di dipinti del mondo, oltre 2.300, da Leonardo da Vinci a Vincent van Gogh.
Locatelli (del cui universo culinario fanno parte anche il ristorante Mogano dell’hotel The Island House a Nassau alle Bahamas e l’Amara Luxury Hotel a Limassol sull’isola di Cipro) è solo uno dei tanti chef stellati che aprono indirizzi all’interno di prestigiose istituzioni culturali, a dimostrazione del fatto che la grande cultura gastronomica possa ormai andare a braccetto, senza timori reverenziali, con l’arte, la storia, la pittura, la scultura, il design e la moda. Nel nostro Paese ne sono esempio, tra gli altri, il Mudec - Museo delle Culture, a Milano, con “Enrico Bartolini al Mudec”, il ristorante tre stelle Michelin dello chef più stellato d’Italia; invece al Museo Gucci di Firenze, iconico brand della moda made in Italy, c’è la “Gucci Osteria” dello chef n. 1 al mondo Massimo Bottura (con Karime Lopez); il Mart - Museo arte moderna e contemporanea di Rovereto vanta il ristorante “Senso” dello chef Alfio Ghezzi; poi c’è il “Caffè Fernanda” alla Pinacoteca di Brera, affidato negli anni scorsi allo chef Filippo La Mantia (e oggi in mano a Marco Valneri); senza dimenticare la “Terrazza Triennale”, osteria con vista in cima al Palazzo della Triennale di Milano, il cui concept menu è stato realizzato dallo chef stellato Tommaso Arrigoni. Intanto, in attesa di cominciare a cucinare tra le prestigiose mura della National Gallery, Locatelli continua il suo percorso da giudice a MasterChef Italia, con Bruno Barbieri e Antonino Cannavacciuolo: la puntata di questa sera sarà dedicata a Gualtiero Marchesi, padre fondatore della nuova cucina italiana.
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