Uno speciale prodotto che prende vita dalla raccolta, da parte delle api,
dalle fioriture selvatiche spontanee nate nei boschi colpiti dalla tragica “Tempesta Vaia”, che ha travolto il nord-est italiano nel 2018: il “Miele della Rinascita” è un’iniziativa della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, con il sostegno di Città del Miele, destinata a promuovere il progetto di recupero Life Vaia, a testimonianza della resilienza della natura e del valore della biodiversità. Il “Miele della Rinascita” porta con sé quanto accaduto tra il 26 e il 29 ottobre del 2018, quando violente piogge e un vento fortissimo di 200 km orari colpirono un’area boschiva di oltre 40.000 ettari e abbatterono milioni di alberi, compromettendo per decenni il futuro dell’economia agro-forestale del territorio. A oltre sei anni di distanza, la resilienza della natura ha dato vita a fioriture selvatiche di bosco raccolte dalle api che hanno prodotto il miele speciale.
“Il Miele della Rinascita” è stato invasettato dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige come produzione limitata, destinata a promuovere il progetto di recupero Life Vaia, ed è sostenuto da Città del Miele, la rete dei territori che danno origine e identità ai mieli italiani. È un miele originato da orti forestali che accompagnano il lavoro di imboschimento dei boschi danneggiati dall’evento meteorologico estremo. Il lavoro di recupero è affrontato con un approccio innovativo di misure agroforestali, finalizzato alla preservazione dell’ecosistema, tutela della biodiversità e sviluppo di filiere produttive, in particolare nell’ambito dell’apicoltura e dei piccoli frutti per la trasformazione. Il sistema innovativo prevede la realizzazione - su limitate superfici di terreno - di orti forestali coltivati temporaneamente da varie specie erbacee e arbustive a valore commerciale (piccoli frutti, piante alimurgiche e officinali), in grado di garantire un reddito alternativo alle colture forestali. L’obiettivo del progetto è puntare a sviluppare e valorizzare i prodotti e i servizi sostenibili in aree boschive distrutte da eventi catastrofici, aumentando la resilienza ecologica, economica e sociale degli ecosistemi forestali e aiutandoli ad affrontare meglio i cambiamenti climatici.
Il progetto, a valenza europea, è gestito in sinergia da dieci partner: Rigoni di Asiago (capofila), Veneto Agricoltura, Università di Padova-Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF), Fondazione Edmund Mach, Comuni di Asiago e di Gallio, Fiera di Longarone Dolomiti, World Biodiversity Association (WBA), Association Française d’Agroforesterie (Francia), Università di Santiago di Compostela (Spagna) e Venetian Cluster.
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