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IL GOVERNO

Via all’iter del Ddl Pmi con il contrasto alle recensioni fake e l’inquadramento del settore Horeca

Approvata la proposta del Ministro Urso: l’attività potrà chiedere di cancellare il commento e viene definito il ruolo degli operatori Food & Beverage
ADOLFO URSO, CONSIGLIO DEI MINISTRI, DDL PMI, HORECA, MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY, PMI, RECENSIONI ONLINE, Non Solo Vino
Via all’iter parlamentare per il disegno di legge sulle Pmi

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, ieri, 14 gennaio, su proposta del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il primo disegno di legge annuale sulle Pmi, che introduce misure strategiche per rafforzare le micro, piccole e medie imprese italiane, incentivando l’aggregazione, l’innovazione del sistema produttivo, il ricambio generazionale e l’accesso al credito. Tra gli interventi principali c’è anche il principio della tutela della concorrenza, con la disposizione di misure apposite contro le false recensioni online: per contrastare il fenomeno, infatti, che colpisce principalmente il mercato della ristorazione e del turismo, e per garantire una concorrenza leale ed equa, il Ddl (come già riportato da WineNews qui) interviene prevedendo l’obbligo di verificare l’attendibilità della recensione, assicurandosi che questa sia realmente scritta da un consumatore che abbia effettivamente usufruito del servizio o acquistato il prodotto recensito. La disposizione definisce che il consumatore potrà rilasciare una recensione motivata entro 15 giorni dalla data di utilizzo del servizio e l’impresa interessata potrà richiederne la cancellazione nel caso in cui il giudizio risulti falso o ingannevole, o qualora il commento “non dovesse più essere attuale trascorsi i due anni dalla sua pubblicazione o in ragione dell’adozione di misure idonee a superare le criticità che avevano dato origine al giudizio espresso”.
“La piaga delle recensioni false ha per troppo tempo messo sotto scacco il settore della ristorazione e in generale dei pubblici esercizi, creando danni economici e compromettendo la fiducia dei consumatori - ha commentato il direttore generale Fipe-Confcommercio, Roberto Calugi - non è più tollerabile che attività imprenditoriali subiscano le conseguenze di giudizi fraudolenti o non veritieri, che spesso si traducono in concorrenza sleale e pubblicità occulta. La proposta contenuta nel Ddl Pmi, se adeguatamente attuata, potrà finalmente garantire maggiore trasparenza e correttezza”.
La misura del Governo - della quale, va precisato, siamo solo all’inizio dell’iter parlamentare e che, tra emendamenti e modifiche, dovrà passare da entrambe le Camere prima di essere promulgata e pubblicata in Gazzetta Ufficiale, passaggi necessari per far divenire il testo un atto con forza di legge - va a definire anche il ruolo degli operatori del settore Horeca, ovvero i distributori Food & Beverage, indispensabile anello di congiunzione fra produttori e punti di consumo. In tal senso, la Federazione di categoria Italgrob, si è fatta promotrice del provvedimento, volto a definire dal punto di vista politico e legislativo il ruolo dei diversi operatori che lavorano nel sistema. “Si tratta di un riconoscimento decisivo per far emergere il comparto dall’anonimato - ha spiegato il presidente Antonio Portaccio - una filiera che conta 3.400 aziende che con il loro lavoro garantiscono giornalmente forniture a 330.000 punti di consumo in Italia fra bar, ristoranti e pizzerie, mettendo in moto un settore, quello del fuoricasa, che è uno degli asset fondamentali per l’economia del Paese”.
Oltre alla disciplina sul contrasto alle false recensioni online e l’inquadramento degli operatori Horeca, tra gli interventi principali che il disegno di legge intende andare a normare spiccano i “Mini contratti di sviluppo” per il settore della moda, le Centrali consortili per coordinare le filiere produttive e nuovi incentivi fiscali per le reti d’impresa. “Una svolta per la politica industriale del nostro Paese - ha detto il Ministro Urso - che valorizza il ruolo delle piccole e medie imprese, cuore pulsante dell’economia nazionale e dell’identità produttiva del made in Italy, attraverso un sistema normativo mirato all’innovazione, alla competitività e alla crescita”.

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