Dalla teoria alla pratica vitivinicola. Sensibilizzare gli studenti di Istituti di Istruzione Tecnici e Professionali Agrari, futuri enologi e agronomi, verso sempre maggiori livelli qualitativi e stimolare una didattica più coinvolgente promuovendo la conoscenza della loro produzione enologica. Sono questi gli obiettivi del “Concorso Enologico Istituti Agrari d’Italia” 2025, all’edizione n. 9 organizzata dal Ministero dell’Agricoltura, con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito, e con il contributo tecnico del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (Crea) - Centro di Ricerca Viticoltura ed Enologia. Che, a Vinitaly 2025 (edizione n. 57, di scena dal 6 al 9 aprile, a Verona), premierà le produzioni migliori firmate dagli studenti delle scuole agrarie di tutto il Belpaese. Un concorso, che, ovviamente punta sulla qualità, visto che possono concorrere solo vini Doc, Docg, Igt, oltre che vini spumanti di qualità (Vsq e Vsqa).
Possono partecipare al concorso enologico solo i vini prodotti nelle vendemmie 2024, 2023, 2022, 2021, 2020, conformemente etichettati, ascrivibili a quattro differenti categorie - spiega il decreto - ovvero “Vini tranquilli”, “Vini frizzanti”, “Vini spumanti”, e “Vini passiti e Vini liquorosi”. Ogni istituto può iscrivere al concorso un solo campione di vino per tipologia e per annata.
Gli istituti in possesso di questi requisiti devono mandare la loro domanda di partecipazione (consultabile a questo link) e i campioni di vino al Centro di Ricerca Viticoltura ed Enologia (Crea), nelle sedi di Asti o di Velletri entro il 28 febbraio 2025. La giuria, composta da due diverse commissioni esaminatrici, utilizzerà la scheda per l’analisi sensoriale “Union Internationale des Oenologues”/Oiv.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025