La svolta, questa volta, è arrivata sul serio e c’è già chi parla di vittoria storica. In Francia il Governo Bayrou è salvo, la mozione di sfiducia non è passata e la manovra finanziaria va avanti. La novità, significativa, riguarda anche il mondo del vino perché come avevamo raccontato pochi giorni fa https://winenews.it/it/vigneti-in-eredita-la-francia-dice-si-allesenzione-fiscale-massimali-aumentati-fino-al-75_548515/ la Francia ha “rivoluzionato” l’esenzione fiscale favorendo, di fatto, un passaggio più agevole di un vigneto agli eredi familiari che non possono avere la potenza economica di un grande gruppo. In particolare, con il via libera arrivato, i massimali degli sgravi fiscali al 75% per la cessione gratuita di terreni agricoli sono raddoppiati da 300.000 euro a 600.000 euro, a condizione che il bene rimanga di proprietà del donatario, dell’erede e del legatario per cinque anni, e passano da 500.000 euro, per la conservazione di un patrimonio per 10 anni, a ben 20 milioni se la proprietà viene conservata per 18 anni (oltre questi massimali l’esenzione scende al 50%). Festeggia la Confédération Nationale des producteurs de vins et eaux de vie de vin à Appellations d'Origine Contrôlées (Cnaoc) che, da tempo, porta avanti questa bottiglia e che parla di “una misura molto importante per il trasferimento dei terreni vitati e su cui il Governo ha mantenuto la promessa: una deroga del 75% fino a 20 milioni di euro in cambio della conservazione della proprietà per 18 anni”. Con questa misura fiscale viene pertanto facilitato il trasferimento delle aziende agricole a conduzione familiare. Il presidente Cnaoc, Jérôme Bauer, nel ringraziare il Governo, ha aggiunto che “stiamo passando da una politica di piccoli passi a un vero progresso fiscale per le nostre aziende vinicole e familiari. Il tetto dell’esenzione per i terreni vitivinicoli aumenta da 500.000 euro a 20 milioni di euro. In diverse regioni ciò corrisponde a un modello di agricoltura familiare (Borgogna, Champagne, Alsazia) in cui i prezzi lievitano e gli eredi non riescono più a tenere il passo. Le nostre viti sono il nostro strumento di lavoro”. Il Cnaoc ha fatto un esempio che rende bene l’idea degli effetti concreti di questa nuova disposizione fiscale: “significa che domani, un viticoltore che voglia trasmettere la sua azienda agricola al suo unico figlio senza riserva di usufrutto, potrebbe realizzare un risparmio di 243.000 euro se consideriamo che trasferisce i suoi 20 ettari (dimensione media di un’azienda agricola in Francia), sulla base media delle superfici vinicole Aoc (153.500 euro per ettaro)”, numero, quest’ultimo, per cui la fonte citata è l’agenzia specializzata Safer (2023).
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