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I legumi sono uno dei prodotti made in Italy che va per la maggiore a livello di esportazioni e che, insieme a frutta ed alla verdura, rappresenta la terza voce più in crescita per l’export degli alimenti della Dieta Mediterranea, dietro solo all’olio extravergine di oliva e il pesce, e il cui consumo - in un’epoca di regimi alimentari tendenti al salutismo e attenti al rispetto dell’ambiente - sta aumentando. Ceci, cicerchie, lenticchie, fagioli, piselli e affini del resto sono dei veri e propri alleati del pianeta: grazie alla capacità di fissare l’azoto e di contribuire alla fertilità e alla biodiversità dei terreni consentono di rendere questi ultimi più resilienti e di ridurre l’utilizzo di fertilizzanti sintetici incentivando l’uso di pratiche agricole sostenibili. La loro coltivazione inoltre ha un’impronta ambientale molto bassa, sia in termini di consumo di acqua che di emissioni di gas serra. E allora non è un caso che Slow Food Italia sia arrivato a celebrare quest’anno l’edizione n. 4 di “Aggiungi un legume a tavola!”: per dieci giorni, dal 7 al 16 febbraio (il 10 febbraio è la Giornata Mondiale dei Legumi, ndr), oltre 100 cuoche e cuochi dell’Alleanza Slow Food da tutta Italia invitano a scoprire i piatti a base di legumi nei loro locali, ma anche a replicarli in casa grazie al ricettario leguminoso, una raccolta di 20 ricette vegetali provenienti da ogni regione.
Antipasti, primi piatti, minestre, burger e persino dolci, dai piatti tradizionali alle proposte più creative: un ricettario ideale per esplorare la cucina vegetale direttamente dai cuochi della rete (l’Alleanza Slow Food è una rete internazionale di oltre 1300 professionisti dei fornelli che ogni giorno nelle loro cucine impiegano cibi buoni, puliti e giusti di chi produce con passione e rispetto per la biodiversità, la terra e gli animali, ndr), e per saperne di più sui vari usi dei legumi e sulla loro biodiversità grazie agli approfondimenti dedicati. “Per cuoche e cuochi dell’Alleanza, la giornata mondiale dei legumi rappresenta l’opportunità di coinvolgere e attrarre il pubblico intorno a una loro importante peculiarità: portare la biodiversità nel piatto”, ha detto Giacomo Miola, vicepresidente di Slow Food Italia. Da Nord a Sud Italia, la Chiocciola ribadisce anche in questa occasione l’importanza di intessere relazioni salde con la rete di produttori di piccola scala che coltivano rispettando il suolo e l’ambiente ed è grazie a questo impegno che oggi sopravvivono gli oltre 40 Presìdi Slow Food dei legumi.“Sono un’importante alternativa alle proteine animali - prosegue Miola - e incentivare il consumo di questa risorsa è più che mai necessario per ridurre complessivamente il nostro impatto sul pianeta”.
Nondimeno, in occasione della Giornata mondiale dei legumi il 10 febbraio, la Fao ha scelto il tema “Pulses: Bringing diversity to agrifood systems” (ovvero, Legumi: portare la diversità nei sistemi agroalimentari) per evidenziare il ruolo cruciale che i piccoli ma preziosi semi svolgono nella promozione di sistemi agroalimentari sostenibili.I legumi forniscono, per esempio, occupazione e mezzi di sussistenza a persone in tutto il mondo, in particolare alle donne e ai giovani che vivono nelle aree rurali contribuendo così anche all’equità di genere. E poi dal campo si passa alla tavola: ricchi di proteine, fibre e carboidrati complessi, sono un ingrediente fondamentale anche per il nostro benessere e il loro consumo può apportare numerosi benefici per la salute, oltre ad essere un prodotto economicamente accessibile.
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